Festa degli uomini, Consigliera di parità Fvg: «Pessima situazione femminile»

La già responsabile di Area vasta goriziana sul caso: «Organizzazione riprorevole».

Non si spengono le polemiche sulla Festa degli Uomini di Monteprato, a Nimis. Sul caso, che ha visto piovere critiche soprattuto contro la gara delle "mangiatrici di banane", interviene anche la Consigliera di parità del Friuli Venezia Giulia - e già responsabile per l'Area vasta di Gorizia - Anna Limpido. Membro della Commissione regionale per le Pari opportunità, la cui presidente Dusy Marcolin si è già espressa nei giorni prima dell'evento con decisa bocciatura dell'evento.

 "Lo spirito goliardico non può sdoganare qualunque cosa - rileva Limpido -. La Commissione e il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, hanno fatto bene a lanciare un severo richiamo al rispetto. D'altronde, per 365 giorni l'anno si portano avanti iniziative volte a riqualificare le donne in una società miope: non potevano certo ora plaudere a un tal evento. E anche chi confronta la festa delle donne con la festa degli uomini è in malafede, perchè di fatto non c'è parità nelle azioni fra generi, men che meno sotto il profilo sessuale".

L'esponente rimarca che "nel mondo del lavoro, la situazione femminile è pessima e riflette questa divergenza sociale fra uomo e donna". Al netto di ciò, "se ci sono donne che hanno piacere a mostrarsi in pubbliche simulazioni sessuali, che lo facciano. In primis, io lavoro per dare maggiori chance di carriera alle donne, ma non per obbligarle ad essere tutte manager. Sarebbe una violenza inversa. Quello che qui è riprovevole è l'organizzazione, che ha anche solo immaginato di divertirsi cosi: ridendo di donne inginocchiate e celebrando il maschio alfa con una banana in mano".

"Mi fa venire in mente - conclude - fatti non troppo remoti di quei ragazzi con la t-shirt 'Centro stupri' o le magliette con immagini di donne in pose sadomaso al Bikerfest di Lignano. Tutte sciocchezze rivendicate sotto la voce 'divertimenti', oppure per ineggiare alla fertilità, come ho letto nella ricostruzione storica dell'evento alle porte di Nimis, le tribù indigene che celebrano il rito del fallo con atti simulati e oggetti allusivi. Solo che lì siamo in Africa, ça va sans dire".

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