Festa a Fogliano, Redipuglia e San Pier per l'ingresso del nuovo parroco don Giorgio Longo

Festa a Fogliano, Redipuglia e San Pier per l'ingresso del nuovo parroco don Giorgio Longo

La festa

Festa a Fogliano, Redipuglia e San Pier per l'ingresso del nuovo parroco don Giorgio Longo

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 29 Ott 2021
Copertina per Festa a Fogliano, Redipuglia e San Pier per l'ingresso del nuovo parroco don Giorgio Longo

Appuntamento domenica 31 alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Fogliano. Don Giorgio invita tutti a «lavorare per i più fragili» ricordando «i giovani, le persone sole e ammalate».

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Entrerà domenica 31 ottobre il nuovo parroco di Fogliano, Redipuglia e San Pier d’Isonzo, don Giorgio Longo, nominato con decreto il 20 ottobre scorso e che sarà in carica per il novennio 2021-2030. Nel nominarlo responsabile per le tre parrocchie l’arcivescovo di Gorizia, monsignor Redaelli, ha anche stabilito di unire le tre realtà in Unità Pastorale.

Una realtà che, almeno per Fogliano e Redipuglia, con Polazzo che è dipendente da Redipuglia, era già stata in parte creata con lo storico pastore don Duilio Nardin che aveva intrapreso una collaborazione tra le realtà dello stesso comune. Un po’ meno fortunato il tentativo successivo alla morte di don Duilio di avvicinare anche la realtà di San Pier d’Isonzo. Ora, in ogni caso, il parroco torna stabilmente non solo nella canonica foglianina, con la collaborazione di don Lucio Comellato sempre a San Piero, ma anche nel periodo in cui c’è il ricordo e la ricorrenza dei fedeli defunti. Di fatto la sede di San Pier è arcipretale e dà diritto al titolo di “arciprete-parroco”, assegnata per la storicità della già pieve sanpierina il 23 novembre 1936.

La cerimonia di insediamento, come detto, si terrà domenica 31 ottobre alle 15.30 con l’insediamento del sacerdote alla presenza dell’arcivescovo, monsignor Redaelli. Ad accompagnare la liturgia il coro parrocchiale di San Pier d’Isonzo, a suggellare la collaborazione, anche se da anni ormai la compagine si reca per le maggiori feste a Fogliano vista l’assenza di una stabile forma di accompagnamento della liturgia. Ad accogliere il parroco saranno il sindaco di Fogliano Redipuglia, Cristiana Pisano, e l’omologo di San Pier d’Isonzo, Claudio Bignolin.

Nel frattempo, però, don Giorgio ha già fatto avere, tramite un primo foglietto, gli orari della programmazione liturgica provvisoria che segue i protocolli sanitari per la pandemia. A San Pier d’Isonzo le celebrazioni saranno alle 18 dal lunedì al sabato e la domenica e festività alle 9 a Cassegliano e alle 10.30 nella parrocchiale di San Pier, celebrate da don Lucio. A Redipuglia, invece, ogni domenica e festività la Santa Messa plurintenzionale alle 11.15 e ogni giovedì alle 17 un momento di preghiera comunitario. A Fogliano, invece, dal lunedì al sabato la Santa Messa del parroco alle 18 e la Domenica e festività alle 10. “Appena possibile – si legge nel foglietto – si procederà alla riapertura al culto delle chiese di Polazzo e San Zanut”, che da due anni ormai non vedono più una celebrazione al loro interno.

Per quanto riguarda le celebrazioni del giorno 31, la celebrazione mattutina a Fogliano viene sospesa ma mantenute quelle delle 11.15 a Redipuglia e quelle di Cassegliano e San Pier d’Isonzo con orario normale. Lunedì 1 novembre, invece, oltre alle celebrazioni alle 14.30, in cimitero, la preghiera comune e benedizione delle singole tombe mentre il 2 novembre alle 15.30 messa in cimitero con, in caso di maltempo, il trasferimento della stessa nella chiesa di Redipuglia, mentre alle 18 in chiesa a Fogliano la celebrazione per tutti i defunti dell’anno. Don Giorgio ha anche previsto il 5 novembre la visita e la Comunione agli ammalati. Tra gli appuntamenti già fissati quello del 17 novembre, Santa Elisabetta d’Ungheria, con la celebrazione delle 18 e il 21 novembre, Madonna della Salute, la Messa di Cristo Re alle 10 e alle 14.30 la Santa Messa mariana e la processione in onore della Madonna della Salute.

“Colgo l’occasione – sottolinea don Giorgio nel foglietto – per salutare fraternamente tutti i componenti della nuova Unità Pastorale, con le loro famiglie, in particolare i giovani, le persone sole e ammalate. Ad un presto incontrarci, vederci, per un cammino d’insieme che ci porti a crescere e maturare nella fede, nella stima, nel servizio ai più fragili”.

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