Fermati al valico di Sant'Andrea senza vignetta, nei guai una famiglia della Lombardia di ritorno dalla Slovenia

Fermati al valico di Sant'Andrea senza vignetta, nei guai una famiglia della Lombardia di ritorno dalla Slovenia

300 euro di multa

Fermati al valico di Sant'Andrea senza vignetta, nei guai una famiglia della Lombardia di ritorno dalla Slovenia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 18 Gen 2021
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Bloccati al confine, ai viaggiatori sono stati ritirati i documenti fino a quando non hanno pagato la multa. La denuncia di due consiglieri comunali.

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Stavano rientrando in Italia dalla Slovenia e stavano viaggiando sull'autostrada che collega Gorizia con Lubiana, ma erano sprovvisti di vignetta. A quel punto, il personale della Dars, la società che gestisce il sistema autostradale della Slovenia, ha fermato la famiglia proveniente dalla Lombardia e l'ha costretta a pagare i 300 euro di sanzione immediatamente sul posto e in contanti. Il fatto è avvenuto nei pressi del valico di Sant'Andrea due domeniche fa e a denunciarlo sono i consiglieri comunali Francesco Piscopo e Pasquale Picariello della lista civica “AiutiAmo Gorizia”. In particolare, i due sottolineano la "'pessima' abitudine di ritirare il documento d’identità, in attesa del pagamento".

"Anche a me è successo un fatto analogo - spiega Piscopo -, poiché mi ero dimenticato di affiggere la vignetta sul vetro dell'auto. Mi hanno preso il documento fino a quando non ho pagato l'ammenda. Risulta palese che la norma nazionale slovena va in contrasto con il trattato di Lisbona e con tutte le norme europee che consentono la libera circolazione negli stati membri dei cittadini europei, in quanto non si può pensare di ritirare il documento d’identità o il passaporto per una violazione di carattere amministrativo, derivante dal mancato pagamento del pedaggio autostradale". Ad essere criticato, inoltre, è il fatto che tutto ciò viene eseguito da personale civile e non da forze dell'ordine.

"Duole constatare, ancora una volta, che in Slovenia vengono violate e disattese le norme fondamentali che esprimono i valori di un Europa unita" prosegue il gruppo. Per questo motivo, nel prossimo consiglio comunale - previsto per inizio febbraio - "presenteremo una mozione al sindaco per chiedere un interessamento del presidente della Regione e dei parlamentari ed europarlamentari del Friuli Venezia Giulia, affinché si attivino per sanare questa palese violazione del diritto dei cittadini della Comunità europea di vedersi privare del documento di riconoscimento, limitando così di fatto la loro circolazione negli stati membri, per evitare anche che i turisti che arriveranno per visitare le due Gorizie possano subire lo stesso trattamento".


Foto di repertorio.

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