Feresin nuovo cavaliere dell'Ordine di Malta, ad Aquileia la storica celebrazione

Feresin nuovo cavaliere dell'Ordine di Malta, ad Aquileia la storica celebrazione

in basilica

Feresin nuovo cavaliere dell'Ordine di Malta, ad Aquileia la storica celebrazione

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 06 Giu 2021
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Nella cornice del luogo simbolo della cristianità, la nomina dello studioso di Gorizia. Il ricordo del marchese Frangipane.

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Era da qualche anno che in Friuli Venezia Giulia non venivano nominati nuovi cavalieri dell’Ordine di Malta. Ieri, nella cornice della basilica di Aquileia, si è interrotto il “digiuno” con l’investitura di Vanni Feresin. Il 40enne è archivista dell’Arcidiocesi di Gorizia nonché anima del Centro per la conservazione e la valorizzazione delle tradizioni popolari di Borgo San Rocco, di cui cura anche la rivista “Borc San Roc”. L’occasione per la celebrazione è stata la festa del patrono San Giovanni Battista, che si terrà ufficialmente il 24 giugno ma che la delegazione regionale ha deciso di anticipare.

La ricorrenza venne annullata l'anno scorso, a causa della pandemia, riuscendo a riproporre l’iniziativa grazie anche alla zona bianca. “La nomina è avvenuta a febbraio - spiega Feresin - e io frequento l’Ordine da quando avevo 19 anni, partecipando anche ai pellegrinaggi a Loreto e Lourdes”. Già diversi anni fa, ricevette un riconoscimento per il suo impegno, entrando ora definitivamente nel SMOM - che affonda le proprie radici nel 1113 - con l'incarico di donato di devozione, step precedente al cavalierato. La giornata ha assunto un'importanza ancora maggiore, visto che questo è il primo ingresso da quasi quattro anni. Il tutto ha coinciso con la scelta della sede nell’antica “casa” della cristianità aquileiese.

Ogni anno, infatti, le quattro diocesi della regione si alternano per ospitare l’evento e nel 2020 è stato compito di quella di Gorizia. Vista la voglia di dare un segnale di ripartenza dopo il Covid, la scelta è ricaduta sulla basilica. Tra i fedeli presenti, c’erano anche i vertici locali del Sovrano Militare Ordine di Malta, molti dei quali ultimi discendenti dell’aristocrazia friulana, insieme a un’ottantina di persone. Come ricordato dal delegato regionale fra Nicolò Custoza de Cattani, questa è stata la prima celebrazione senza il marchese Doimo Frangipane, figura illustre del sodalizio venuto a mancare a dicembre. La messa è stata presieduta da monsignor Arnaldo Greco.

In chiesa, c’era anche il comandante della Legione carabinieri Friuli Venezia Giulia, generale di brigata Antonio Frassinetto, anch’egli membro. Presenti anche monsignor Michele Centomo e don Nadir Pigato, rispettivamente Arciprete e vicario parrocchiale a Sant’Eufemia a Grado. La figura di Giovanni Battista, oltre ad essere il patrono, è anche ispirazione in special modo per i “cavalieri professi”, i quali, emettendo la professione dei voti di povertà, di castità e di obbedienza, tendono a perseguire la perfezione evangelica. Come recita la tradizione, San Giovanni chiama i membri alla conversione in ricordo del loro battesimo.

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