Fece innamorare Pasolini e Callas, la laguna di Grado racconta la loro amicizia

Fece innamorare Pasolini e Callas, la laguna di Grado racconta la loro amicizia

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Fece innamorare Pasolini e Callas, la laguna di Grado racconta la loro amicizia

Di Redazione • Pubblicato il 30 Apr 2021
Copertina per Fece innamorare Pasolini e Callas, la laguna di Grado racconta la loro amicizia

Un viaggio tra natura e cultura nel segno dei due artisti, conosciutisi proprio in laguna nel 1969. Il racconto che coinvolge il pubblico.

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Erano entrambei rimasti affascinati di Grado e della sua laguna. Proprio per raccontare il loro legame con questa terra, nonché la loro amicizia, è nato il progetto “Divina laguna. Sulle tracce di Maria Callas e Pier Paolo Pasolini”. Si tratta del nuovo format messo a punto da Lawping Tours per la quarta edizione del festival “Grado Isola delle Donne”, in programma online tra il 6 e l’8 maggio. Un'esperienza virtuale, quindi, naao in tempo di pandemia per andare oltre i limiti del lockdown e del distanziamento, per non far perdere il gusto del viaggio e della scoperta. "Divina laguna” si pone l'obiettivo di catturare con il suo racconto, e divertire con le sue finestre giocose i gli enigmi che spaziano fra cultura, storia, spettacolo e conoscenza del territorio.

"Il modo migliore per imparare – spiega la digital storyteller Giulia Naitza, autrice della produzione - sta proprio nel potente cortocircuito che unisce partecipazione, emozione e divertimento: per questo la nostra escursione alternerà racconto, visione, ma anche domande ai partecipanti, commenti e piccoli enigmi che il pubblico potrà risolvere in gruppo, affidandosi alle abilità e conoscenze di ciascuno". Al centro dell’esperienza ci sono due elementi di fascinazione: innanzitutto il paesaggio e, soprattutto, due personalità carismatiche della cultura e dello spettacolo, la cantante lirica Maria Callas e il regista, scrittore e poeta Pier Paolo Pasolini, che proprio sul set di Grado entrarono per la prima volta in contatto.

I 60 minuti dello spettacolo proietteranno alla scoperta del paesaggio di Grado: uno scenario terracqueo trapunto di isole, isolotti, barene e terre emerse: proprio in questo scintillante set “liquido” fu girata, nell’estate del 1969, la “Medea” di Pier Paolo Pasolini. Nell’isoletta di Mota Safon, il regista trovò il suo buen retiro in un “Casone” di pescatori, che per qualche stagione divenne la sua residenza estiva. Proprio su quel set, conobbe la la cantante lirica più acclamata del mondo. Sulle loro tracce, e nei luoghi che segnarono il loro incontro, lo spettatore sarà guidatp in questa piccola e intensa full immersion, un sentiero di parole e immagini che ci schiuderà la nascita di un’amicizia così speciale da sconfinare, a suo modo, in un tenero “amore”.

Maria Callas e Pier Paolo Pasolini erano infatti due anime sensibili e molto fragili, mentre prendevano il via le riprese di “Medea”: riuscirono però ad alimentare un rapporto artistico e umano profondo, delicato, speciale. Pasolini, uomo colto e sensibile, seppe infondere a Maria Callas nuova forza e una rinnovata linfa artistica. E fra Grado e la laguna ritrovò egli stesso le sue radici friulane: laggiù, uomo di fiume, scoprì il fascino e la potenza degli orizzonti fra cielo e mare, dove scelse di ritirarsi per scrivere e pensare. Di Maria Callas e Pier Paolo Pasolini si riparlerà presto: il 2022 segnerà infatti il centenario della nascita del geniale regista e poeta di Casarsa, mentre l’anno dopo, nel 2023, scoccherà il 100° anniversario dalla nascita di Maria Callas.

Entrambi si spensero a 53 anni, sorprendendo tragicamente il mondo con la loro prematura scomparsa. Entrambi sono rimasti nel cuore delle generazioni a venire. All’incontro fra i due è dedicato appunto “L’isola di Medea”, il film documentario scritto e diretto da Sergio Naitza, ilustrato dai disegni originali di Davide Toffolo, che intreccia le voci dei protagonisti, facendo rivivere quei momenti. Firmato da Karel Produzioni con Lagunamovies ed Europa Cultura - produttore associato Erich Jost -, il film ha raccolto le voci di molti personaggi illustri. Tra loro, Ninetto Davoli, che condivise con Pasolini momenti privati e artistici, e il Premio Oscar Dante Ferretti, che proprio con “Medea” esordiva firmando la sua prima scenografia.

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