gli incontri
Il fascismo tra guerra e storie di famiglia, due libri ospiti a Gorizia
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Due appuntamenti venerdì 14 aprile con gli autori per parlare del Ventennio tra guerra civile e storie di famiglia.
Venerdì 14 aprile, alle ore 18 presso la biblioteca pubblica del Seminario teologico centrale in via del Seminario 7 a Gorizia, Marco Mondini presenterà il suo ultimo libro "Roma 1922. Il fascismo e la guerra mai finita" (il Mulino, 2022). Con l’autore dialogherà Claudio Ferlan. L’ascesa al potere del fascismo e il suo atto culminante, la cosiddetta marcia su Roma, possono essere capiti solo all’interno di un quadro più vasto, quello di un’Europa incapace di chiudere i conti con la Grande guerra.
Furono soprattutto i paesi sconfitti a scoprire che uscire dalla cultura dell’odio e della violenza quotidiana non era facile, ma frustrazione, scontento e desiderio di rivalsa si impossessarono anche degli italiani che, almeno formalmente, la guerra l’avevano vinta. Nel libro, l’autore compone la storia corale e implacabile di un’Italia in cui la lotta politica si trasforma in guerra civile e che scivola via via verso il lungo ventennio della dittatura fascista.
Marco Mondini insegna History of conflicts e Storia contemporanea all’università di Padova ed è ricercatore associato al CNRS e all’Università di Paris Sorbonne. Collaboratore di prestigiose istituzioni universitarie internazionali, presso l’Istituto Storico Italo Germanico di Trento, ha diretto l’unità di ricerca La prima guerra mondiale.
È specializzato in storia della guerra in età contemporanea, tema su cui ha scritto o curato una ventina di volumi: tra i più recenti Fiume 1919. Una guerra civile italiana (2019), Il Capo. La Grande guerra del generale Luigi Cadorna (2017, premio nazionale Friuli Storia). Lo stesso giorno ma alle 18.30, l'appuntamento è anche con un'altra storia legata al fascismo: “Storia di Milena”, la biografia di Milena Gulin scritta dalla figlia Silvia Hollenbaugh e tradotta dalla sorella Nadia Slote.
L'incontro si terrà al Trgovski dom di corso Verdi, organizzato dall'Anpi. Milena, come tanti altri sloveni conosce il Ventennio fascista e le sue discriminazioni, la guerra e l’occupazione nazista che getta il terrore nelle famiglie della zona, controllate e arrestate perché sospettate di aiutare la Resistenza. Viene deportata in Germania e il 17 marzo 1945 giunge a Bergen Belsen. Lì conosce l’orrore dei campi, si ammala di tifo, viene liberata dagli angloamericani e torna a casa, dove saprà della morte del padre e di un fratello.
La storia della donna, con il ricco apparato storico e le schede di approfondimento delle autrici, racconta una storia collettiva, quella degli sloveni durante il ventennio fascista e sotto l’occupazione nazifascista. Dialogheranno Anna Di Gianantonio e Nadia Slote.
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