Farmacia ancora chiusa a Moraro, entro l'anno l'apertura del dispensario con Capriva

Dopo la chiusura nell'estate 2019, nessuno ha fatto richiesta per subentrare. Ma c'è l'accordo con il farmacista di Capriva.

Non si vede ancora una soluzione definitiva a breve termine per la farmacia di Moraro. La struttura di via Leopardi, situata accanto al municipio, è infatti chiusa ormai da un anno e mezzo, quando la precedente titolare Patrizia Lazzari ha deciso di trasferirsi a Livorno, dopo aver vinto un concorso. Era l'estate 2019 e, da allora, tutti i bandi regionali per affidare il servizio sono andati deserti. Aperta dal 2012, la rivendita di medicinali ora presenta le serrenda abbassate ed è stata anche oggetto di un tentativo di furto quando ancora la dottoressa era in servizio. Per questo, al momento, sono in corso dei lavori di carpenteria per alcune riparazioni.

"I bandi sono andati deserti - conferma il sindaco Umberto Colombo -, la nostra amministrazione era rimasta d'accordo con la farmacia di Capriva per allestire un dispensario in loco, aperto quantomeno quando ci sono i medici. Ma il farmacista ha avuto problemi di salute, essendo stato ricoverato per Covid". In più, sottolinea il primo cittadino, i dottori di base che orbitano sul comune "ricevono solo su appuntamento e uno solo a Cormons". A questo, quindi, si aggiunge la manutenzione attualmente in corso. "Tra due o tre mesi si potrà avere il dispensario - auspica Colombo, che spera che l'accordo trovato venga riconfermato -, nell'attesa che l'Azienda sanitaria faccia nuovi bandi per il servizio".

Lo stesso sindaco, però, sottolinea come sia "molto difficile che venga qui un farmacista, perché siamo un paese piccolo e la redditività è molto esigua". Già per la precedente titolare, far quadrare i conti era difficile. Nel giro delle prossime settimane, comunque, si conta di ultimare le operazioni di ripristino dello stabile: "Era stata messa fuori uso parte della finestra, il carpentiere incaricato arriverà in questi giorni per mettere a posto. All'interno, poi, bisogna tappare alcuni buchi e dare una riverniciata, per rendere gli spazi più presentabili". L'incarico era stato affidato l'anno scorso ma, causa pandemia, il tutto è slittato.

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