Ex condannato in audizione, Pizzolitto difende Bullian e Moretti

La base dem monfalconese: «Bassa manovra di Cisint che con Calligaris scredita chi lavora realmente per la città». Pizzolitto: «Pacificare la città».

Continua il botta e risposta politico sulla polemica scoppiata negli ultimi due giorni rispetto alla presenza in audizione regionale di un cittadino bengalese - Kabir Miah – condannato, nel 2015, per estorsione nell’ambito del processo sul caporalato in cantiere. Va detto, che la pena è già stata scontata dall’uomo nel 2021. A difendere gli esponenti del Centrosinistra regionale Bullian e Moretti, è ora il segretario del Pd cittadino, Gianfranco Pizzolitto.

«Quello che è successo non fa bene alla nostra città che avrebbe un'estrema necessità di essere pacificata». La presenza all'audizione di un soggetto condannato per caporalato, anche se ammissibile sotto il profilo della legalità, risulta non opportuna – sono le parole di Pizzolitto - cercare però di coinvolgere Bullian e Moretti, è una bassa manovra. Pare che si voglia un incipit molto trumpiano della campagna elettorale».

Ad unirsi alla voce di Gianfranco Pizzolitto, ci sono pure i consiglieri dem Frisenna, Giurissa, Sani e Ghinelli, come presidente dell’assemblea PD.
«Prendiamo atto con sconcerto delle dichiarazioni della signora Cisint, che ha tentato di distorcere i fatti accaduti durante l’audizione sul caso Monfalcone convocata dal Forzista Novelli in Consiglio Regionale per sviare l’attenzione dell’opinione pubblica dai veri nodi irrisolti di Monfalcone» scrivono i consiglieri».

«Tutti sanno che né Enrico Bullian né il consigliere Moretti erano a conoscenza della presenza di una persona con precedenti giudiziari alla seduta – continuano - questa persona non era né invitata né audita, ma ha accompagnato, come riportato sulla stampa, il referente di uno dei centri islamici senza che né Moretti né Bullian ne sapessero nulla».

«L’impegno di Bullian e Moretti è sempre stato quello di servire i cittadini in modo trasparente, senza mai strumentalizzare questioni delicate come quella dell’immigrazione per creare divisioni e suscitare paure. In questo frangente, Calligaris e Cisint hanno scelto un approccio basato su insinuazioni che non hanno alcun fondamento, pur di screditare chi lavora realmente per la città».

A Cisint, il Pd ricorda che «la vera vergogna è strumentalizzare a fini politici le difficoltà e i percorsi di reintegrazione di persone che hanno scontato la propria pena e che meritano, come ogni cittadino, di poter partecipare alla vita pubblica». «Noi lavoriamo per garantire un futuro a Monfalcone ed è deplorevole vedere chi cerca di portare nelle istituzioni un clima di sospetto e divisione attraverso una strategia che la Lega sta usando ormai da anni per banali carriere personali» così i dem in chiusura.

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