èStoria, ecco gli eventi di sabato 31 maggio: nel pomeriggio il premio 2025 ad Aldo Cazzullo

èStoria, ecco gli eventi di sabato 31 maggio: nel pomeriggio il premio 2025 ad Aldo Cazzullo

IL PROGRAMMA

èStoria, ecco gli eventi di sabato 31 maggio: nel pomeriggio il premio 2025 ad Aldo Cazzullo

Di REDAZIONE • Pubblicato il 30 Mag 2025
Copertina per èStoria, ecco gli eventi di sabato 31 maggio: nel pomeriggio il premio 2025 ad Aldo Cazzullo

Il giornalista affiancherà Moni Ovadia al Teatro Verdi alle 20.30 nello spettacolo 'Il romanzo della Bibbia'. Durante la terza giornata incontri su città italiane nel Medioevo e minoranze linguistiche.

Condividi
Tempo di lettura

La terza giornata della XII edizione di èStoria comincerà alle 9 in Sala Dora Bassi con “(Anti)corpi. Ripensare gli spazi urbani attraverso la lente di genere”. Maria Silvia D’Avolio, Elisa Moro e Giulia Paron saranno insieme in un evento che riflette su come ripensare gli spazi urbani per rispondere davvero alle esigenze di tutti i corpi, sfidando stereotipi di genere e creando ambienti che promuovano comunità di cura, libertà e autodeterminazione. Alle 10.30 Atene sarà la protagonista di un atteso incontro di Paul Cartledge, Paulin Ismard e Laura Pepe, coordinati da Daria Crismani, che discuteranno del centro della grecità, la polis per eccellenza, capitale della democrazia e delle arti.

“Venezia tra fondazione, attualità e prospettiva future” è il titolo dell’incontro che si terrà alle 10.30 Auditorium Fogar. La storia di questa città, con un passato da dominatrice delle rotte commerciali, uno sviluppo artistico sensazionale e le moderne dinamiche economiche che l’hanno via via relegata a splendete meta di un turismo violento portano a interrogarsi sul suo futuro Luigi Zannini, Gian Antonio Stella, Giorgio Ravegnani e Donatella Calabi.

Alle 12 nella Sala Storica UGG, Londra sarà al centro del dialogo tra Maria Vittoria Adami e Vito Bianchi con Ben Wilson. Dalla romana Londinium alla Londra moderna: l’evoluzione di un emporio internazionale dalla vocazione cosmopolita che, nei secoli del Medioevo, ha affermato la propria egemonia – e la propria lingua – per il livello economico raggiunto, per l’autonomia politica e per l’apertura all’Europa, fino a diventare punto di riferimento della finanza mondiale.

Alle 11 nell’Aula 3 del Polo Universitario Santa Chiara si parlerà di “Città capitali e le minoranze linguistiche e nazionali”. In memoria del professor Aureli Argemì, studioso che ha dedicato la vita alle minoranze linguistiche e nazionali, fondatore nel 1974 il Centre Internacional Escarré per a les Minories Ètniques i les Nacions - CIEMEN e scrittore della Dichiarazione universale dei diritti linguistici approvata il 6 giugno 1996 a Barcellona, nell’ambito della Conferenza mondiale dei diritti linguistici. Argemì collega il riconoscimento dei diritti linguistici al concetto di identità collettiva e al principio di autodeterminazione dei popoli. La presenza di diverse minoranze linguistiche e nazionali in una città o nel territorio di una regione individua capitali e capoluoghi nei quali le diverse identità collettive si riconoscono e sono riconosciute. Barcellona, Valencia, Belfast, Trieste e Fiume rappresentano dinamiche diverse degli intrecci tra città, capitali, minoranze linguistiche e nazionali. A cura del Gruppo di studi storici e sociali Historia.

“Neapolis 2500” è il titolo dell’incontro che si terrà all’Auditorium della cultura friulana. Luigi Mascilli Migliorini, Pietro Spirito e Maurizio de Giovanni proveranno a spiegare il fascino di Napoli, città che il mito vorrebbe nata nulla meno che da una sirena, da avere stregato, nel corso dei secoli, generazioni di visitatori tanto per le bellezze che la coronano, quanto per quella “napoletanità” che Goethe attribuì alla sua gente. L’incontro realizzato con il sostegno di BCC Venezia Giulia.

Alle 16.30 al Teatro G. Verdi sarà consegnato al giornalista Aldo Cazzullo il Premio èStoria 2025. «Ha costruito il suo percorso d'autore con lineare limpidezza, facendo della storia il perno della sua riflessione, sempre incline a specchiare nelle vicende del passato un presente che incombe e avvolge: ciò che costituisce la cifra dell'intera sua opera» questa la motivazione. «L’amore per la divulgazione lo ha condotto a sperimentare forme e generi di comunicazione diversi tra di loro, ma sempre uniti dalla medesima tensione. Per avere raggiunto un vertice espressivo assoluto nel merito della divulgazione di carattere storiografico attraverso l'uso della scrittura di vario genere, il premio èStoria 2025 va a Aldo Cazzullo».

Sempre alle 16.30, nell’Auditorium Fogar, Franco Franceschi e Ilaria Taddei con il coordinamento di Matteo Sacchi parleranno di “Città italiane nel Medioevo”, con l’ascesa dei grandi centri comunali quali Firenze, Siena e Milano. Nello stesso luogo, alle 19.30, Maria Novella De Luca commenterà con l’autrice Valeria Palumbo il libro “La voce delle donne. Pioniere e ispiratrici del giornalismo italiano”, il racconto del percorso, dall’Unità d’Italia a oggi, delle voci femminili che in Italia fanno informazione.

La giornata si concluderà al Teatro G. Verdi alle 20.30 con “Il romanzo della Bibbia”, lo spettacolo di Aldo Cazzullo e Moni Ovadia. Una storia narrata a due voci: il giornalista e il cantante saranno protagonisti di letture, interventi e canti. Le musiche – che spazieranno dal sacro al contemporaneo – saranno a cura di Giovanna Famulari. Il racconto toccherà alcuni degli episodi e dei personaggi più noti dell’Antico Testamento: dalla Creazione a Sodoma e Gomorra, da Adamo ed Eva all’Arca di Noè, da Abramo fino alla profezia di Isaia che preannuncia e lascia intravedere l’arrivo del Messia. Sullo sfondo le spettacolari testimonianze che queste storie hanno lasciato nelle arti visive, vere fonti di ispirazione nei secoli dei più grandi artisti. Per partecipare sarà necessario prenotarsi.

Prosegue èStoria Film Festival, con la proiezione al Kinemax alle 17 de Il Terzo uomo (1949). Nella Vienna del secondo dopoguerra uno scrittore senza un soldo cerca di risolvere il mistero legato alla morte di un amico che gli aveva fatto una proposta lavorativa. Ma la realtà cela un terribile inganno, in questa pellicola di Carol Reed, che può a buon diritto essere definita come uno dei pilastri del genere noir classico. Un altro modo di vedere Vienna. Il film sarà proiettato in italiano e commentato da Paolo Lughi.

Alle 20 la proiezione del documentario “Le trincee del Carso e il Monte San Michele”, realizzato dall’Associazione culturale èStoria, con la regia di Giampaolo Penco. Il filmato prende spunto dai resti materiali della Grande guerra per descrivere la vita dei soldati nelle trincee. I luoghi presi in considerazione sono il grande cimitero austroungarico di Goriansko, in Slovenia, il monumento eretto presso la Trincea delle Frasche, dove morì Filippo Corridoni e le trincee di cima tre del San Michele. Le immagini saranno accompagnate da un dialogo fra il regista e l’autore, che evoca la storia di quel particolare luogo e degli uomini che là vissero l’esperienza traumatica della guerra.

A seguire, “Portrait of a Certain Orient”: con alle spalle la perdita dei genitori, i libanesi cattolici Emilie e Emir sono imbarcati per recarsi in Brasile, inseguendo la speranza di un nuovo avvenire nella città di Manaus. Sulla nave, però, lei incontra Omar, di fede islamica. Inutile dire che il fratello cercherà di interferire fra i dovuti, giustificando con motivazioni religiose il suo comportamento possessivo. Pellicola sofisticata e simbolica, dalle sottili ambientazioni storiche. Introduzione e commento di Eros Galbiati e Paolo Lughi.

Foto di Facebook/èStoria

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×