GLI EVENTI
L'esperienza di Basaglia e la Città dei Matti riportati al centro della vita di Gorizia

Finanziato dalla regione un progetto che prevede piste ciclabili transfrontaliere, un sistema museale all'interno del parco, passeggiate e un convegno.
Nella giornata Giornata mondiale della salute mentale è stato presentato l’omaggio, multiplo e forse tardivo, di Gorizia a Franco Basaglia di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Molteplici le iniziative coordinate dal Comune e realizzate grazie ai contributi della regione e all’apporto delle associazioni presenti sul territorio. Da una parte, dunque, tutta la progettualità legata al recupero del parco di via Vittorio Veneto per inglobarlo finalmente nel tessuto turistico e cittadino; dall’altra, gli eventi volti alla valorizzazione e diffusione delle idee e dei metodi di cura dello psichiatra veneziano. Le iniziative legate alla Capitale Europea della Cultura si sposano quindi con il progetto “La città dei matti”, cullato da tempo da molti cittadini e professionisti del settore.
«Abbiamo dei piani a lunga scadenza per il recupero e la valorizzazione dell’ex manicomio», ha dichiarato l’assessore alla Capitale europea della Cultura Patrizia Artico. «Parliamo di un patrimonio storico di grandissima rilevanza che con il contributo della regione vorremmo trasformare in un sito turistico a tutti gli effetti, mantenendo al suo interno la funzione socio sanitaria che attualmente svolge: per far questo mi sto confrontando quotidianamente con gli assessori alla Sanità Riccardi, alla Cultura Anzil e al patrimonio Callari. Questo è possibile perché l’area consta di tutti gli spazi esterni e degli edifici necessari per creare una sorta di sistema museale e il nostro obiettivo finale è anche di mettere in collegamento il parco con tutta l’area di via Vittorio Veneto».
Si tratta di un area, come ha riferito l’assessore, che sta assistendo a un recupero complessivo: nell’ex sanatorio sta crescendo l’ospedale di comunità, nell’ex ospedale è in previsione il campus scolastico con l’abbattimento dei muri su via Tuscolano dove c’è un parcheggio di 500 posti che potrà essere messo a disposizione dei turisti. La prospettiva è inoltre quella di aprirsi verso Šempeter Vrtojba: i lavori di recupero dell’ex manicomio e del parco, che saranno avviati entro l’anno, prevedono infatti l’apertura e il potenziamento delle piste ciclabili verso la Slovenia, collegandosi ai tratti già esistenti.
Sempre Artico: «Qualche giorno fa ho avuto un incontro con Asugi: nel 2025 intendiamo sviluppare il primo percorso turistico esterno, di cui abbiamo già realizzato una bozza progettuale, con delle tabelle che permettano alle persone che visiteranno in autonomia il parco di conoscere la storia dell’ex manicomio e della rivoluzione basagliana: a questi si affiancheranno dei depliant con la storia dell’ex manicomio. Spero che il prossimo anno veda perlomeno l’avvio di uno studio o masterplan per il recupero in chiave museale di quella che chiamo “La città dei matti”, progetto che ha ottenuto un finanziamento di 30 mila euro dalla regione cui il comune ha aggiunto altri 20 mila euro. Coinvolgeremo realtà cittadine come Fierascena, èStoria e Mitteldream, ma anche professionisti grazie al convegno che a fine gennaio, organizzato insieme ad Asugi, riguarderà le tematiche del disagio giovanile».
Per l’assessore alla Cultura Oreti«aver vinto questo bando regionale è la ciliegina sulla torta: già sette anni fa, come amministrazione, avevamo supportato iniziative di rilancio del parco attraverso il festival Alienazioni, poi la figura di Basaglia era stata inserita nel bidbook. Adesso possiamo rilanciare questa personalità e, nel contempo, fare in modo che il parco venga reinserito al centro di Gorizia». Pienamente soddisfatta Alida Cantarut, presidente di Mitteldream ArteGorizia: «Ho atteso questo momento da molti anni: frequento il parco da tempo e vi ho realizzato diversi eventi con il gruppo di volontari Amici del parco Basaglia ma mancava qualcosa. Adesso abbiamo in programma tre passeggiate: la prima il 19 ottobre, quando (dalle 10 alle 13) sarà possibile riscoprire la storia del parco, anche con l’aiuto di Franco Perazza, suo profondo conoscitore. Poi ne avremo una seconda a gennaio (con la partecipazione di un fotografo professionista) e l’ultima in primavera con la guida Sabrina Pelizzon per raccontare il risveglio della natura».
Dalle passeggiate uscirà il materiale per una mostra fotografica mentre per riaffermare il valore scientifico dell’esperienza basagliana Franco Perazza sta organizzando un convegno internazionale che aiuti a ricordare che la rivoluzione è comunque nata a Gorizia. In questo appuntamento verrà presentato un volume edito da Oxford edition contenente la riflessione su quanto si siano diffusi il pensiero e le pratiche di Basaglia, senza dimenticare le nuove sfide della salute mentale. Nello stesso tempo si potrà assistere a eventi più spettacolari: il famoso Marco cavallo verrà infatti portato a Gorizia e, come progetto inserito nel programma ufficiale della capitale europea, viaggerà in Slovenia fino al nord per raggiungere al museo della follia nel castello di Cmurek.
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