le voci
L'esercito delle magliette rosse di èStoria, le storie dei ragazzi impegnati a Gorizia

I membri dello staff di èStoria sono una costante ormai imprescindibile per la manifestazione, insieme agli studenti del Pcto: un esercito di 125 ragazzi.
Tutti insieme compongono un vero e proprio esercito di magliette rosse, presente a ogni appuntamento e disseminato nei punti chiave del festival. I ragazzi dello staff di èStoria sono una costante ormai imprescindibile per la manifestazione che oggi ha il proprio clou a Gorizia, contandone ben 45. A questi si aggiungono ulteriori 80 giovani, che svolgono in questo ambito il proprio Percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto) grazie alla collaborazione tra la kermesse e le scuole del territorio.
Per alcuni di loro si tratta della prima esperienza al festival, altri invece hanno ‘dichiarato amore’ alla manifestazione e ritornano ogni anno. Tra quest’ultimi ci sono Carlotta Vidmar, Marco Paulin ed Emily De Cecco, già compagni di classe al liceo classico Alighieri: «Un nostro professore che era relatore in un’edizione - racconta Emily - e ci aveva raccontato di questa opportunità. Ci ha incuriositi, girando il modulo e invitando a partecipare. Poi crescendo ho sempre visto da fuori il festival, mi piaceva l’idea di farne parte».
L’interesse per i temi della kermesse accumuna anche Marco, «ci sono tante cose da imparare a lavoravi dentro è un’esperienza positiva», mentre per l’amica Carlotta «è un festival molto ben organizzato, pieno di eventi e stimoli per lo studio». Alla prima esperienza è invece Maria Vittoria Gambelli, che è arrivata da Trieste proprio per intraprendere questa esperienza. In realtà, arriva da molto più lontano: «Sono marchigiana, alcuni miei amici hanno partecipato a èStoria negli scorsi anni e mi hanno proposto di partecipare».
Lei infatti vive nella città giuliana dove studia Traduzione all’Università, dividendo la casa proprio con una goriziana che le ha fatto conoscere questa realtà. Giovanni Marino, invece, aveva partecipato a un altra manifestazione organizzata dal Comune «ed era andata bene. Avevo del tempo libero e, piuttosto che sprecalo, ho deciso di usarlo così e quindi mi sono buttato». Un interesse per la storia, la sua, maturata aldilà dell’indirizzo scolastico che ha seguito, il liceo delle scienze umane con indirizzo economico-sociale.
Guardando al tema di quest’anno, per Emily, «può sembrare un po’ dispersivo perché Date può dire tutto e niente. Ma andando ad analizzare ci sono tanti anniversari». Maria Vittoria apprezza in particolare «capire cosa sta dietro quella data che viene raccontata», mentre Marco plaude alle vastità di tematiche: «Alcune cose non le avevo mai sentite, è stata l’opportunità per imparare cose nuove». Infine, Carlotta rileva che «l’argomento è molto ampio che permette di spaziare nei temi, molto varie tra di loro ed è bello ascoltare tante conferenze diverse».
Foto Sergio Marini/Daniele Tibaldi/Pierluigi Bumbaca
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