il lavoro
Era abbandonato nell'incuria, due volontari riaprono il sentiero del Cret a Cormons

Hanno riaperto un tratto dell'area, chiusa da tempo, e sistemato quasi 5 chilometri di percorsi sul Monte Quarin.
La vegetazione incolta aveva preso il sopravvento, dopo un lungo periodo di incuria. Per questo motivo, due volontari di Cormons si sono messi d’impegno e hanno ripulito l’ultimo tratto del sentiero del Cret Paradis. L’iniziativa è partita da Marco Visintini e Giacomo Medeot (nella foto), entrambi appassionati corridori che proprio in queste aree trascorrono i pomeriggi ad allenarsi, che hanno voluto rimettere in sesto questo angolo del Monte Quarin. Un lavoro durato circa un pomeriggio, che ora sarà a beneficio di tutta la comunità e inserito in un itinerario che passa dalla natura al centro cittadino, sviluppandosi in verticale partendo dalla strada della Viarte sul celebre promontorio. “È molto bello ma poco battuto - commenta Visintini -, per cui va mantenuto”.
Un pezzo del percorso era chiuso a causa di una frana, da circa un anno. Proprio a causa di ciò, “era stato aperto un’altra via, che però usciva su una proprietà privata di un imprenditore tedesco”. Per ovviare a questo problema, lo stesso volontario è riuscito a trovare una soluzione per permettere il passaggio sull’area pubblica. “Alla fine non c’è voluto tanto, noi vogliamo tenere pulito ma non è come il Carso che, essendo spesso battuto, non ha bisogno di manutenzione. In questi periodi dell’anno, invece, qui c’è necessità di intervenire anche una volta al mese”. Una mole di lavoro che l’amministrazione locale non riesce sempre a soddisfare, per cui Visintini ha deciso di intervenire in prima persona, come già fatto in passato, utilizzando il decespugliatore.
Al sentiero del Cret Paradis sono seguiti altri camminamenti sul Quarin, dalla rocca del castello fino al paese. “Sono quasi cinque chilometri tra andare e tornare - sottolinea -. Camminando e pulendo. Ho proposto al Comune di aggiungere dei corrimano in alcune parti, siamo un gruppo di corridori che si è reso disponibile a dare una mano. Appena avremo il materiale, potremo attivarci e posizionare anche la segnaletica”. Il podista sono quasi 11 anni attivo, mentre in altre zone del colle sono attivi anche altri gruppi, nonché la Protezione civile e gli stessi operai comunali. Certo è che un paio di tracce in più fanno sempre comodo, per queste occasioni. “Quando piove non si possono fare questi lavori, tutti dovrebbero dare il proprio contributo” conclude.
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