Energia e lavoro, i sindacati concordi a Gorizia: «Troppi no in passato»

Energia e lavoro, i sindacati concordi a Gorizia: «Troppi no in passato»

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Energia e lavoro, i sindacati concordi a Gorizia: «Troppi no in passato»

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 21 Mar 2022
Copertina per Energia e lavoro, i sindacati concordi a Gorizia: «Troppi no in passato»

Vertice con il sindaco e assessore al lavoro, focus su burocrazia e aumento dei costi.

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Il lavoro e le difficoltà legate al rincaro dell'energia è stato uno dei temi al centro del vertice di questa mattina a Gorizia, tra il sindaco Rodolfo Ziberna, l'assessore al lavoro Marilena Bernobich e i segretari provinciali dei sindacati. Al tavolo si sono così seduti Thomas Casotto (Cgil), Luciano Bordin (Cisl) e Andrea Di Giacomo (Uil), che hanno presentato la propria visione sulle necessità del settore industriale e non solo del territorio, anche alla luce dei circa 70 milioni di investimenti previsti per la realizzazione di opere in città.

Il primo cittadino ha parlato di "un momento particolarmente complesso e delicato, in cui c’è bisogno di scelte coraggiose e innovative per le quali diventa fondamentale arrivare a un’alleanza fra istituzioni, categorie economiche e forze sociali”. Ha quindi rimarcato che “come Comune siamo attivi a 360 gradi, ma riteniamo basilare, in questo momento storico, creare sinergie con tutte le realtà del territorio, dalle categorie economiche alle forze sociali, ai diversi livelli istituzionali. Vinceremo le sfide solo se sapremo unire tutte le forze del territorio". Appello condiviso dall'esponente della giunta Bernobich.

Focus sulla possibilità che nuove realtà produttive si possano inserire in zona, determinata "dall’attrattività reale del territorio – ha sottolineato Casotto - ed è quanto mai centrale che, anche a Gorizia, come nel resto dell’Isontino, ci sia questa consapevolezza tenendo presente che, se è vero che il terziario è importante, è altrettanto vero che per rendere veramente forte il tessuto economico l’industria è fondamentale". Da qui la richiesta di investire in innovazione e know how, ma è la questione del fabbisogno energetico e la sua sostenibilità che ha trovato la comunione d'intenti delle parti.

"È venuto il momento - ancora il segretario della Cgil - di superare i troppi no detti in questi anni a progetti energetici che, se fossero stati attuati, oggi non ci ritroveremmo a dipendere completamente da altri Paesi”. Concetto condiviso da Bordin, soffermatomi anche sul problema dell’eccessiva burocrazia: “Una nuova azienda che si vuole insediare su un territorio ha bisogno di tempi certi ed è fondamentale che le istituzioni sappiano garantire velocità nelle autorizzazioni e su questo vincono i territori che maggiormente sono attrezzati nel fornire risposte adeguate”.

Anche Di Giacomo ha parlato degli aumenti dei costi: “Non abbiamo più tempo da perdere se vogliamo far ripartire l’economia, in primis quella industriale. Sono troppi i no che oggi stiamo pagando e, se davvero siamo convinti di affidarci alle fonti energetiche alternative, facciamolo immediatamente e non blocchiamo le pale eoliche solo perché qualcuno dice che potrebbero nuocere alla Barcolana”. Per il vertice della Uil, bisogna poi ampliare i tempi del Superbonus 110, "per far risparmiare alle famiglie ma dobbiamo evitare problemi che ricadrebbero sulle spalle dei cittadini”.

Il numero uno locale della Cisl, poi, ha puntato l'attenzione sulla qualità del lavoro e la necessità di effettuare una pressione comune, coprendo le carenze di personale delle istituzioni locali. “Per quanto riguarda queste ultime - ha sottolineato - ringrazio il sindaco per averci coinvolto perché solo facendo massa critica riusciremo a raggiungere l’obiettivo di risolvere il problema di istituzioni come il Tribunale, l’Inps, la Biblioteca statale Isontina e altre, che oggi sono in sofferenza. Mentre diverso è il tema degli appalti, anche negli enti pubblici, dove l’eccessivo ribasso porta all’impiego di persone pagate pochissimo e non formate. Non è un problema da poco”.

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