Emanuela Russian contro il quorum a Mossa, la sfida per completare i progetti

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Emanuela Russian contro il quorum a Mossa, la sfida per completare i progetti

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 06 Giu 2024
Copertina per Emanuela Russian contro il quorum a Mossa, la sfida per completare i progetti

La sindaca uscente si trova per la seconda volta consecutiva come unica candidata in corsa, gli obiettivi e i progetti che vuole portare a termine.

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Sarà ancora una volta una sfida al quorum, quella che vede protagonista Emanuela Russian a Mossa. La sindaca uscente, infatti, si troverà per la seconda volta consecutiva come unica candidata in corsa per guidare il municipio, potendo però ora contare nella soglia minima di affluenza al 40% dei votanti. Una modifica introdotta questa primavera dalla Regione, ma l’obiettivo è tenere comunque alta il tasso dei cittadini alle urne: nel 2019, vi si recò il 67,45%. Anche quest’anno, a sostenere Russian sarà la lista Progetto.

«Mi sono ricandidata - spiega la prima cittadina uscente - per portare a termine quanto già iniziato. Il Covid ha scippato almeno due anni e mezzo di amministrazione, che così è diventata emergenziale. Il nostro programma è incentrato sul sociale e sui servizi scolastici, che sono ovviamente connessi». Nel primo ambito, lo sguardo spazia tra le varie fasce d’età, a partire dai più piccoli «con il bonus bebè da mantenere e il supporto ai centri estivi per la prima infanzia. Ci sono anche le serate informative per sostenere i genitori nel loro ruolo».

Per quanto riguarda i più anziani, invece, l’obiettivo è proseguire sulla scia di quanto già avviato «come l’attività fisica adattata e i corsi dell’Università della Terza età, i centri estivi a Grado e fornire supporto per l’utilizzo di nuovi dispostivi e strumenti digitali come Spid, firma digitale e carta d’identità elettronica che ormai sono indispensabile per comunicare con la Pubblica amministrazione». Rivendica poi i servizi ottenuti per quanto riguarda l’infermiere di comunità e i due medici di medicina generale.

C’è poi il tema della Zona logistica semplificata, che oltre a includere il porto di Monfalcone e parte di Gorizia arriverà anche nella locale zona industriale come area retroporto. «Il Comune ha promosso quest’area affinché vi rientrasse. Dopo il decreto del governo, ora la palla ora ritorna in Regione e da lì bisognerà capire quali sono i tempi. Comunque, con questa misura ci saranno agevolazioni e sgravi fiscali per le realtà insediate, la zona diventa appetibile per uno sviluppo futuro». In chiave di sviluppo sostenibile, rimarca quindi il progetto sulla mobilità.

L’obiettivo è infatti attuare il biciplan, intercettando i fondi regionali per realizzare un piano di percorsi ciclabili nel centro urbano. «Il collegamento dal Preval fino al mare è già oggetto di contributo - rileva - e l’opera sarà attuata dall’Edr, che agisce in delegazione amministrazione». Collegata al cicloturismo è anche la riapertura della stazione dei treni, la cui prospettiva però è solo nel 2026. «Vogliamo cercare di far anticipare la riapertura» assicura, così da non perdere tutto quel flusso che giungerà anche per GO!2025.

Sulla sicurezza stradale, invece, ricorda la convenzione stipulata con il distretto di Polizia locale della comunità del Collio: «L’obiettivo è attivare servizi di vigilanza non solo sulla regionale 56, l’attenzione è rivolta a tutto il territorio comunale. Si cercheranno soluzioni per ridurre il problema». Infine, ci sono le somme per investimenti già ricevuti e che aspettano solo di essere attuati o completati, come il 1,2 milioni per riqualificare la prossima ex scuola primaria Galilei che dal prossimo anno si trasferirà nel nuovo edificio.

«Non appena i bambini saranno spostati - rileva Russian - partirà la riqualificazione dell’edificio per riconvertirlo a uso polifunzionale a servizio della comunità. Nella stessa area realizzeremo un parco giochi per bambini, avendo ottenuto un contributo con il progetto ArtNet da 70mila euro. I questo modo avremo la riqualificazione di tutta l’area scolastica nel centro del paese».

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