Elezioni a Romans, l'outsider Albasini punta a un elettorato trasversale

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Elezioni a Romans, l'outsider Albasini punta a un elettorato trasversale

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 30 Set 2021
Copertina per Elezioni a Romans, l'outsider Albasini punta a un elettorato trasversale

Ex carabiniere in pensione, Albasini rivendica l'estraneità ai partiti e guarda ai temi sociali.

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La sua candidatura è arrivata a sorpresa, inserendosi tra i due sfidanti - Michele Calligaris e Stefano Careddu - che avevano già sciolto le riserve. Francesco Luigi Albasini (nella foto), 56enne nato in Spagna ed ex comandante della locale stazione dei carabinieri, è stato il terzo a scendere in campo per le elezioni di Romans d’Isonzo. Arrivato nella cittadina proprio con la divisa addosso, il leader della lista che porta il suo nome rivendica di essere l’unico a correre da vero civico: “Non abbiamo alcuna appartenenza politica - spiega - e vogliamo lavorare per la comunità”.

A distinguerlo, anche l’assenza nel simbolo dei riferimenti alla frazioni: “Tutti sono partecipi allo stesso modo, senza divisioni”. Guardando al programma, il tema alla base è quello sociale: “Qualsiasi punto che riguarda la comunità è importante. A partire dall’attenzione per le fasce più deboli”. Su questo aspetto, il candidato primo cittadino si richiama al “fattore famiglia”, ossia sostenere le persone con servizi di base, a partire da quelli sanitari - come il medico di base - ma non solo: “Puntiamo a creare un’università della terza età, offrendo servizi per coinvolgere le diverse realtà locali”.

Azioni mirate ad alzare la qualità della vita che, in alcune zone, è però penalizzata dalle circostanze. Come Versa con il traffico: “Non ci sono le difficoltà degli anni passati - sottolinea - e qualora ci fosse la disponibilità finanziaria, bisognerà capire cosa si può fare. Una variante, però, toglierebbe territorio e campi, ma non escludiamo nulla a priori. Una spesa così importante va fatta coinvolgendo i diversi settori”. In ogni caso, il rilancio e sviluppo economico va sostenuto, rimarca, a partire dalle piccole e medie imprese presenti nella zona industriale.

“Lì c’è una forza lavoro importante - commenta - con aziende specifiche e internazionali”. Per incentivare l’area e non solo, Albasini guarda con interesse a un ufficio dedicato proprio alla ricerca di bandi - regionali, nazionali ed europei - per sfruttare le future disponibilità economiche date dal Recovery fund e non solo. Un progetto da fare “coinvolgendo anche i comuni limitrofi, senza essere spinti da gelosie e indipendentemente dal colore politico. Se ci sono i fondi, ci sono per tutti”. In questo senso, non chiude nemmeno a un possibile ingresso nel Patto per il Collio.

“È prematuro parlarne adesso, il primo obiettivo deve essere il bene della comunità. Valuteremo tutte le possibili soluzioni, a partire dalla sinergia con chi ci sta intorno”. Non esclude, però, comunione d’intenti anche con comuni più lontani, richiamando quel concetto di integrazione “che non è solo nei componenti di una società, ma anche tra realtà amministrative”. In ogni caso, l’ex militare ritiene che, nel corso degli scorsi anni, Romans abbia perso centralità politica nella Destra Isonzo: “Il paese deve tornare un punto di riferimento nella zona”.

Guarda positivamente al progetto della nuova scuola, mentre per le esigenze future “sarà importante dialogare con l’Istituto comprensivo e i genitori degli alunni”. Migliorie si potranno fare anche sul trasporto pubblico, “facendo sì che gli studenti perdano il meno tempo possibile nel viaggio da casa a scuola e viceversa”. C’è poi il come ci si sposta nel comune, senza arrivare all’esclusione totale del traffico ma trovando delle vie di mezzo e incentivando l’utilizzo della bici: “Le ciclabili devono avere due scopi: essere una mobilità sicura per tutti e unire le diverse comunità”.

Esclude, quindi, tracciati “laddove non c’è niente, come nelle campagne”. Punta invece a una rete che metta in collegamento anche con i piccoli esercenti di paese, su cui grava anche la scure dei limitrofi centri commerciali: “Sarà difficile far tornare il settore come prima, ma possiamo sostenere le attività esistenti, anche grazie ai fondi che arriveranno a livello nazionale ed europeo”. Infine, Albasini rivendica ancora il fatto di non essere supportato da alcun schieramento politico: “Il mio elettorato spazierà da destra e sinistra, ma prevedo che ci sarà meno astensione”.

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