Elezioni a Romans, un nuovo ingresso nel Patto per il Collio con Careddu

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Elezioni a Romans, un nuovo ingresso nel Patto per il Collio con Careddu

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 30 Set 2021
Copertina per Elezioni a Romans, un nuovo ingresso nel Patto per il Collio con Careddu

Dopo la sconfitta di misura nel 2016, il candidato sostenuto dal centrodestra ci riprova. I temi.

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Stefano Careddu ci riprova dopo la prima tornata elettorale del 2016. Il candidato civico, sostenuto dalle liste Identità e progetto e Insieme, sarà supportato nuovamente dalle forze di centrodestra e punta a fare quello che non era riuscito cinque anni fa: interrompere la tradizione del centrosinistra a Romans d’Isonzo. “In quell’occasione - ricorda il candidato - perdemmo per soli 150 voti. Ora il gap si è ridotto”. Entrato per la prima volta in Aula 15 anni fa, l’attuale capogruppo di minoranza non nega il suo schieramento ma rivendica anche l’estraneità ai partiti.

Operaio agricolo specializzato, il candidato ha posto la qualità della vita tra i primi punti del suo programma: “Poniamo l’attenzione sulle piccole esigenze quotidiane, dalla viabilità all’ambiente e molto altro. Sono aspetti che fanno la differenza”. Pone quindi l’accento sul primo aspetto, in particolare per quanto riguarda Versa: “Sono stato il primo a sollevare la problematicità 15 anni fa e la situazione è andata peggiorando”. A complicare le cose, evidenzia, è il “pedaggio virtuale”, ossia l’uscita dei mezzi pesanti prima del casello di Villesse per raggiungere di Palmanova.

Una mossa fatta per evitare di pagare il pedaggio tra la superstrada e lo snodo dell’A4. Ricorda quindi i diversi step seguiti negli anni, accurando però di aver “votato nuovi accertamenti fonometrici nel 2016, che non sono mai stati fatti”. Per porre la parola fine alla questione, “la soluzione definitiva è il bypass, ma ci sono poche probabilità di farlo, anche perché costerebbe 5 milioni di euro. Una rotonda, invece, è solo un palliativo e rischia di complicare le cose. Avrebbe senso solo se inserita in un progetto più ampio”, puntando quindi più al dialogo con Fvg Strade.

Un’alternativa “a basso costo per studiare nuovi divieti, facendo rimanere il traffico in autostrada”. Il tema della mobilità riguarda anche il centro abitato, su cui vuole puntare a incentivare gli spostamenti sostenibili. “Servono poste ciclabili che colleghino le frazioni in modo organico. Le zone 30 possono essere una soluzione, infatti le abbiamo sostenute anche noi”. Ipotizza poi anche l’installazione di autovelox e passaggi pedonali a led, soprattutto per contrastare chi sfora i limiti di velocità: “La criticità riguarda anche Fratta e via Sauro, arrivando da Gradisca”.

Capitolo nuova scuola: “Inizialmente eravamo critici sull’area scelta, puntando più vicino alla palestra. Poi abbiamo sostenuto il progetto. La struttura dovrebbe soddisfare le esigenze future, anche se il problema sarà come riempirla, vista la bassa natalità”. Su cosa fare nella sede vecchia una volta liberata, Careddu guarda a una casa di risposo. Sul fronte associativo, punta a creare una commissione delle diverse realtà, sul modello di quella degli agricoltori e rassicura: “I finanziamenti non saranno toccati, anzi punteremo a rafforzarli. Anche per aiutare nelle manutenzioni”.

Guardando alla posizione politica di Romans, il candidato preannuncia anche la volontà di aderire al Patto per il Collio: “Ho già avuto dei contatti, è una buona soluzione per ottenere contributi. In passato, si è tentato di collaborare con Gradisca e gli altri paesi limitrofi, ma non c’è massa critica”. In ogni caso, preannuncia anche che non entrerà nelle fila di Progetto Fvg, come successo con i sindaci di Mariano e Capriva. In ogni caso, guarda al comune come un “valore aggiunto, non siamo secondari a nessuno bensì consapevoli del nostro ruolo”, a partire dal peso produttivo.

“La nostra è la terza zona industriale della provincia, dopo Monfalcone e Gorizia. È una ricchezza che va sostenuta, servono lavori e infrastrutture, cercando di riutilizzare i capannoni dismessi”. Sul tema agricoltura, invece, il focus è principalmente legato alla minaccia dei cinghiali: “Non è di competenza comunale ma bisogna fare qualcosa”. Tornando al tema sociale, Careddu sposa l’idea di un centro di formazione per disabili nell’ex asilo di Versa, anche con il sostegno del Cisi, mentre nell’ex Centro Alzheimer punta a rafforza i servizi all’infanzia già presenti.

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