Elezioni 2024: Verdimonti ci riprova a Gradisca, «noi proposta civica»

Elezioni 2024: Verdimonti ci riprova a Gradisca, «noi proposta civica»

L'INTERVISTA

Elezioni 2024: Verdimonti ci riprova a Gradisca, «noi proposta civica»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 04 Giu 2024
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Sostenuto da quattro liste civiche, Verdimonti prova per la quarta volta a passare la tornata elettorale come sindaco. Le proposte per commercio, urbanistica e sicurezza.

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Claudio Verdimonti è uno dei tre candidati sindaci di Gradisca d’Isonzo. È sostenuto da quattro liste civiche: Per il Bene Comune, Gradisca Civica, Gradisca Pulita e Gradisca Viva. Verdimonti ci riprova per la quarta volta dopo 15 anni di presenza in Consiglio Comunale. «Amo Gradicsa – motiva così la sua scelta – negli ultimi 10 anni l’ho vista spegnersi. Con me si sono candidate 64 persone che si sono messe a disposizione per cambiare completamente la gestione della città e vederla rinascere».

Il candidato è conscio del fatto che la sua città vive di commercio, turismo e bellezze naturali. «Siamo baricentrici nell’Isontino, il commercio va rilanciato – commenta – oggi la situazione è ormai triste e le vie pedonalizzate non hanno portato all’attesa rinascita. Presto chiuderanno altri negozi, quindi il dialogo è necessario».

Verdimonti si è espresso pure sulla valorizzazione dei poli storici e sul recupero urbanistico della città. Ha fatto riferimento all’Enoteca Serenissima, aperta nel 1965 ma chiusa dal 2016. «Deve diventare il luogo dell’enogastronomia Isontina e regionale» così il candidato che cita pure il Lapidario «dove è custodita la nostra storia e l’istituzione di Gradisca nata nel 1479».

Sui lavori “a rilento” della scuola primaria, «è un gran bel problema, c’è una scadenza europea oltre la quale non si può andare e si rischia di perdere il contributo ottenuto». Da Verdimonti quindi non sono mancate le critiche perché «la giunta non ha comunicato la nuova data di inizio lavori». Su Cpr e Cara «l’Europa e l’Italia devono fare la loro parte».«Il Cpr è una prigione, il Cara è un albergo – sostiene l’ingegnere – bisogna chiudere queste strutture dove le condizioni di vita non sono umane. È necessario chiedere allo Stato che intervenga con corsi di educazione civica rivolti alle persone qui ospitate e con corsi di formazione».

Verdimonti guarda anche a dei ristori alla cittadina per i danni subiti dalla presenza di queste due strutture. Respinge infine le accuse di essere di destra. «Da vent’anni rappresento il civismo – sono le sue parole – essere civici non vuol dire rinnegare i partiti che sono la linfa della nostra democrazia. Non sono né di destra, né di sinistra. Nei nostri pensieri c’è Gradisca. Dobbiamo ridarle centralità culturale ed economica».

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