il progetto
Educatrice di strada a San Canzian d'Isonzo, una mano tesa ai ragazzi soli
Obiettivo cardine sarà quello di recuperare i giovani del territorio capendone richieste, problematiche e necessità. Le iniziative in campo.
Inizierà da Pieris e da San Canzian il lavoro dell’educatrice di strada all’interno del progetto IntraTeen, finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e realizzato dalla Cooperativa Murice, che toccherà i comuni di San Canzian d’Isonzo e di Romans d’Isonzo. Se a Romans d’Isonzo si tratterà di fornire attività per il doposcuola e durante il periodo estivo, a San Canzian il lavoro partirà giovedì e proseguirà fino a giugno 2025. Obiettivo cardine sarà quello di recuperare i giovani del territorio capendone richieste, problematiche e necessità e fornendo un’opportunità di realizzazione di idee e di iniziative.
A raccontare il percorso, assieme al sindaco, Claudio Fratta, alla vice, Flavia Moimas, e all’assessore alle politiche giovanili, Mattia Piemonte, la coordinatrice educativa della cooperativa Murice, Claudia Cantarin. «Durante l’anno la nostra educatrice di strada girerà per i paesi e le frazioni raccogliendo idee e informazioni dai giovani. L’obiettivo sarà far incontrare ragazzi e ragazze, negli stessi gruppi spontanei con i quali già si ritrovano, per fornire loro un’alternativa educativa e comunitaria».
Il progetto, finanziato per entrambi i comuni interamente a livello regionale con un fondo da 70mila euro, mira a evitare «le devianze giovanili e le aggregazioni violente», in primis. A supporto delle iniziative, e anche come eventuale base di appoggio per ritrovi e riunioni, ci sarà anche il Centro giovani di San Canzian, attualmente aperto il venerdì e il sabato e gestito dalla stessa cooperativa Murice. «Proprio con il Centro giovani abbiamo una buona partecipazione. Quando i giovani non sono impegnati con sport o musica si ritrovano da noi», ha ribadito Cantarin con soddisfazione.
Tornando al progetto, sarà l’educatrice di strada Sara Stergar a muoversi per le strade dei paesi, con apposito tesserino di riconoscimento e previo avviso alle forze dell’ordine, cercando di “reclutare” i più giovani. Il lavoro sarà portato avanti in tutti i paesi e le frazioni, come detto, mentre non è dato sapersi cosa potrà produrre tutto ciò. «Partiamo subito a Pieris e San Canzian perché a giugno il Centro Giovani darà spazio alla Festa della Musica e sarà un ottimo momento per far conoscere il nostro progetto ai ragazzi. Entro settembre contiamo di aver finito il giro delle frazioni».
Tra gli obiettivi anche la creazione di una “mappa aggregativa” coinvolgendo «altri coetanei. Se poi i ragazzi, nelle proprie frazioni, chiederanno un luogo per ritrovarsi ne parleremo volentieri», ha ribadito l’amministrazione che si è detta soddisfatta: «Dopo aver raccolto le informazioni sulla popolazione più anziana e le varie esigenze ora vogliamo capire cosa chiedono i nostri giovani». Se non si presenterà alcuna criticità, chiaramente, sarà una notizia positiva ma «siamo pronti per metterci in gioco per migliorare il vivere dei nostri ragazzi», così gli amministratori.
Il progetto sarà rivolto a persone dagli 11 ai 18 anni, in età tra la scuola media e superiori. «Proprio durante il periodo delle superiori c’è la più grande dispersione, soprattutto perché tutti sono oberati di impegni e di attività», così ancora Cantarin. Come cooperativa Murice si tratta del primo progetto di tale portata e, attualmente, è il giovedì la giornata scelta per far uscire l’educatrice di strada, con la possibilità di cambiare giornata nel caso vi fossero richieste.
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