Ecosistemi dell'Isonzo, premiate le tesi di tre ragazze a Gorizia

Ecosistemi dell'Isonzo, premiate le tesi di tre ragazze a Gorizia

in santa chiara

Ecosistemi dell'Isonzo, premiate le tesi di tre ragazze a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 23 Dic 2021
Copertina per Ecosistemi dell'Isonzo, premiate le tesi di tre ragazze a Gorizia

Consegnati i riconoscimenti, gli studi dedicati all'ecosistema realizzati all'Università di Udine.

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Tre premi di laurea per altrettante tesi, dedicate a “Gli ecosistemi e le acque dell’Isontino”. Ieri sera, nel polo universitario di Santa Chiara a Gorizia sono stati consegnati i riconoscimenti a tre studentesse dell’Università di Udine, vincitrici del bando sostenuto da Coop alleanza 3.0 e promosso da Legambiente Fvg, associazione Judrio, Consorzio di bonifica della Venezia Giulia, Irisacqua e l’ateneo friulano. Il concorso ha quindi premiato gli studi che hanno indagato particolari caratteristiche e particolarità del territorio.

A ricevere il riconoscimento sono state quindi Alessia Pizzutti e Silvia Clinori, a cui è stata aggiunta la menzione speciale per Marta Pieri. La prima ha così ottenuto mille euro per il premio dedicato alle tesi di laurea magistrale, con la ricerca dedicata allo “Studio degli effetti idrologici dei cambiamenti d’uso del suolo nel bacino del Torre dal 1957 al 1984”. Un’analisi, la sua, che ha tenuto conto di numerosi fattori a livello regionale, partendo dalle cartine idrografiche già utilizzate per una ricerca negli anni Novanta.

Per il premio di laurea triennale, Clinori ha vinto 500 euro per il suo studio sull’“Accumulo di mercurio in orzo (Hordeum vulgare L.) cresciuto in suoli contaminati”. Infine, la studentessa Pieri ha ottenuto il riconoscimento per il suo elaborato dedicato alla “Valutazione dello stato di percezione da parte degli stakeholder dello sciacallo dorato (Canis aureus L. 1758) e dell’utilizzo dei cani da guardiania come strumento di mitigazione. Un caso di studio sul Carso goriziano e triestino”. Tutte e tre sono iscritte all’Università di Udine.

Pizzutti ha terminato il proprio percorso in Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio, mentre Clinori si è laureata in Scienze per l’ambiente e la natura. Pieri, infine, ha conseguito il titolo in Scienze agrarie. In tutto, sono cinque le persone che hanno partecipato la bando. Il presidente della giuria, il professore Francesco Boscutti, ha sottolineato la qualità dei lavori presentati, rimarcando l’importanza del progetto di Coop sul territorio. Non solo nel Goriziano, ma anche sul versante del Tagliamento, come ricordato da Legambiente.

Il presidente regionale Sandro Cargnelutti ha infatti ricordato che l’azienda ha supportato il percorso dell’associazione anche su questo fiume, con incontri alla riscoperta dell’ambiente e per valorizzare la ciclovia esistente. “L’acqua - ha aggiunto - e la sua gestione condivisa sarà uno dei temi transfrontalieri più importanti, anche in vista di Gorizia 2025”. Dal canto suo, il consigliere di amministrazione Mauro Grion ha spiegato che questo è stato tra i progetti che ha raccolto più aiuti da parte dei soci in tutta Italia.

Da sinistra a destra: Alessia Pizzutti, Silvia Clinori e Marta Pieri.

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