I PROGRAMMI
Ecomosaico del Carso, un Parco internazionale della memoria a Monfalcone

Stamane al Centro visite Pietra Rossa il Comune di Monfalcone, capofila della progettazione, ha presentato il bilancio su quanto svolto e le future azioni di valorizzazione.
La riqualificazione dell'area carsica passa attraverso il coinvolgimento diretto di tutti i portatori di interesse, trattandosi di un sistema naturalistico fragile e delicato da difendere dall'incuria, dalle piante infestanti e dal rischio incendi. Lo dimostrano i risultati del progetto Ecomosaico del Carso che ha coinvolto ben 28 fra istituzioni pubbliche, proprietari dei terreni e usi civici, da Opicina a Monfalcone, per 56 ettari complessivamente, che ha messo in luce quasi un centinaio di specie floreali, recuperandone molte dalla loro estinzione. Se ne è parlato stamane a Monfalcone, al Centro visite Pietrarossa, con un pubblico molto composito e vario, dal Gal Carso con il presidente David Pizziga, alle direzioni regionali competenti, all'Università di Trieste, alle realtà ambientaliste e all'ente gestore del centro.
«Partendo dall'esperienza dell'Ecomosaico, la prima del genere in regione - ha spiegato il vice sindaco del Comune di Monfalcone, Antonio Garritani, che ha presieduto l'incontro - possiamo affrontare ora il Progetto del Parco Internazionale della Memoria, che prevede un investimento di 8 milioni di euro volto alla realizzazione di molti investimenti che vanno dai sentieri pedonali, allo sviluppo dei centri visita, facendo tesoro dei punti di forza e anche di alcune carenze emerse in questa prima fase.
L'aspetto di fondo deve essere quello della tutela del patrimonio naturalistico, con azioni di salvaguardia e di pulizia che possano contrastarne il degrado. Fondamentale è una cabina di regia con tutti gli enti attuatori, ma ugualmente importante diventa la collaborazione con le realtà dell'associazionismo portatrici di sensibilità e competenze indispensabili».
Garritani ha poi ricordato l'apporto dato al progetto dalle due Direzioni regionali e dell'Ispettorato Forestale che hanno orientato gli interventi. L'Ecomosaico del Carso ha beneficiato di un contributo di quasi 500 mila euro e ha avuto il Comune di Monfalcone come capofila assieme al Gal Carso come attuatore tecnico. Alla fase di dibattito sono intervenuti anche gli attori coinvolti in questo progetto che, presentando i risultati scientifici, hanno sottolineato l'importanza del lavoro collegiale che ha coinvolto sia partner pubblici e privati, sia le realtà ambientaliste.
L'incontro si è chiuso con una vetrina dei prodotti caratteristici carsici, a dimostrazione della ricchezza del territorio anche da questo punto di vista. Il vicesindaco Garritani ha inoltre anticipato che nel nuovo piano di sviluppo il Comune intende proporre di realizzare al Centro di Pietrarossa un'esposizione per far conoscere flora e prodotti del territorio e per valorizzare ulteriormente il comprensorio.
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