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Ecco la nuova 'bussola' del Pd di Gorizia, approvate le linee del partito

Il testo discusso ieri sera in assemblea, i punti programmatici. Baliviera: «Mettere al centro la formazione politica».
Arriva la “bussola” del Partito democratico di Gorizia, approvando il documento programmatico ieri sera in assemblea davanti ai tesserati. Il “manifesto dei valori e dei principi” è stato redatto da un gruppo di sette persone, guidato dal giovane Morgan Baliviera, dopo l’input arrivato dal partito nazionale ma indirizzato ai singoli iscritti. Si trattava infatti di un questionario con cui dare una visione del Pd: “L’idea era creare un testo che diventi base di discussione” spiega il coordinatore del progetto.
“In questi anni - si legge nell’introduzione -, di fronte al bivio tra responsabilità di governo e conservazione dell’identità, troppe volte la scelta è caduta sulla prima opzione. Nel medio/lungo periodo ciò ha portato, per il nostro elettorato, a sacrificare una parte della propria identità all’azione di governo”. I dem puntano quindi a “ricreare le condizioni per rendere concrete le nostre proposte anche di più nel momento in cui ci troviamo ad essere forza di opposizione”, attraverso una serie di punti sociali.
All’elaborazione del documento hanno preso parte anche Franco Perazza, Sofia Beltramini, Sara Cumar, Davide Trevisan e Laura Fasiolo. Personalmente, Morgan - che ricopre anche il ruolo di segretario regionale dei Giovani democratici - ha puntato sulla formazione politica: “Si deve avere il coraggio di affermare l’importanza della formazione e gavetta politica - rimarca - ma ciò non significa vivere di politica, bensì fare un percorso in cui tu impari cosa significhi dibattere e studiare, senza improvvisazioni”.
Sotto la lente di ingrandimento anche lotta alle disuguaglianze e alla povertà, diritti civili e pari opportunità, parità di genere, formazione e istruzione continua, sanità, lavoro, ambiente e transizione ecologica, equità fiscale e organizzazione dello stesso Pd. “Senza circoli - precisa Baliviera sul punto - il partito non può svolgere il suo ruolo di aggregatore”. Il testo è stato presentato e votato dall’assise, che ha visto la partecipazione anche di elementi esterni, come il consigliere comunale Alessandro Feri (Lista Fasiolo).
Dopo l’approvazione del lavoro, ora l’obiettivo è portarlo anche all’attenzione della dirigenza provinciale. Questa, così come quella regionale, attende la convocazione del congresso che si sarebbe dovuto tenere già alla fine della scorsa estate. Le sopraggiunte elezioni nazionali e quelle regionali e amministrative in programma a inizio aprile, però, porteranno quasi sicuramente a un ulteriore slittamento ancora di qualche mese. Capendo in quale clima si svolgeranno le assemblee, alla luce dei risultati alle urne.
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