LA 141ESIMA EDIZIONE
Ecco il Carnevale Monfalconese con 12 carri e 15 gruppi. Attesa la madrina Carmen Russo

La Cantada compie 70 anni. Martino Deotto è il nuovo coordinatore della rivista satirica. Ricordati gli indimenticabili Lovati, Buccarella e Persi.
I ben informati dicono che gli organizzatori – Pro Loco e Comune - ci stavano già lavorando dalle Ceneri dello scorso anno. Si tratta della 141esima edizione del Carnevale Monfalconese che è stata presentata stamane in municipio. Presenti all’appello i principali protagonisti dell’evento più divertente e colorato dell’anno: il riconfermato sior Anzoleto Postier alias Franco Ongaro e il Notaio Toio Gratariol cioè Gian Carlo Blasini, entrambi al tavolo “in borghese” assieme al presidente della Pro Loco Giorgio Iuretta, all’assessore alla cultura Luca Fasan e al consigliere regionale Antonio Calligaris. Tra le ultime file, nell’affollata sala consiliare, anche il candidato sindaco del centrosinistra Diego Moretti.
«I 141 anni di storia del nostro Carnevale hanno dimostrato ciò che significa questo evento cioè l’essere espressione della nostra identità, l’essere figli di questo territorio dove il lavoro delle associazioni è prezioso. Esse sono la colonna portante, l’ossatura della città. L’evento ha pure un notevole influsso sul commercio».
Gli appuntamenti partiranno con giovedì grasso, il 27 febbraio, al mattino con la Caminada Mascherada. Alle 15 ci sarà la Cannonada de coriandoli. Alle 16, è in programma la consegna delle chiavi della città da parte del sindaco Garritani alla Pro Loco che avvierà i festeggiamenti.
A sfilare ci saranno 12 carri – i più lontani giungeranno dal Veneto - e 15 gruppi tra locali e da fuori regione. Immancabili le bande fino ad arrivare ad un totale di 34 figuranti. «Ci attendiamo un super Carnevale che rientra a pieno tra le attività legate a Go! 2025» aggiunge Fasan. Già partita il 7 febbraio scorso - e durerà fino al 9 marzo – l’iniziativa “Magnemo fora de Casa” con le proposte del piatto carnevalesco a prezzo fisso nei locali consigliati dalla Pro Loco.
Quanto alla spesa per la realizzazione di questa edizione, Regione e Comune hanno finanziato l’evento rispettivamente con 42.500 e 27.500 euro. «La Regione è intervenuta a sostegno di queste attività di promozione turistica e culturale del territorio – commenta Calligaris – la Pro Loco ha ottenuto il massimo finanziabile».
Ha compiuto invece 70 anni La Cantada, il numero unico di satira ma – come ricordato dal direttore artistico Blasini - «è veicolo culturale» del quale è stato protagonista anche lo storico caporedattore Rino Lovati scomparso qualche mese fa e ricordato assieme agli indimenticabili Aldo Buccarella e Adriano Persi, collaboratori e autori di più edizioni del Testamento. La prima copia della rivista – 112 pagine curate da 60 collaboratori e da sabato 22 in tutte le edicole al costo di 8 euro - è stata consegnata alla moglie di Rino, Loredana.
Un prodotto impaginato e confezionato dalla Cartotecnica Artigiana. Poi spazio alla novità: è il giovane Martino Deotto il nuovo coordinatore de La Cantada. Al suo decimo anno di collaborazione assume dunque la conduzione della redazione che raccoglierà i materiali da pubblicare nei prossimi numeri. Pone l’attenzione su 11 pagine a cura del Centro Giovani dove stanno emergendo «gli autori di domani». La copertina è di Blasini che ha composto quello che Deotto ha definito «un richiamo storico» ma dallo stesso autore detto ironicamente «archeologico». Una “Prima” dedicata a Sior Anzoleto Postier raffigurante lo “strillone” che distribuisce la rivista in città davanti ad un’edicola del centro e il campanile del duomo di Sant’Ambrogio.
Tornando al programma di cui vi daremo notizie dettagliate nei prossimi giorni, madrina del martedì grasso sarà la ballerina Carmen Russo. Per il resto, il tradizionale giro degli sposi in carrozza partirà alle 9. Dopo le soste nei vari rioni, l’arrivo in piazza alle 12 precise quando dalla loggia del municipio verrà data lettura del Giuramento di Gratariol e del Testamento di Anzoleto. Top secret l’identità della sposa che su ammissione di Postier «sarà bella e giovane, il bastone della vecchiaia». Quanto alla Magnadora – storicamente presa di mira dalla satira della più amata maschera nostrana – pare che non verrà tirata in ballo solo quella monfalconese. Il resto lo scopriremo presto sperando in grasse e grosse risate.
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