L'incarico da Asugi
Due nuovi medici di base per Grado e Capriva, rimaranno in carica per un anno

Definite le graduatorie per i medici di base provvisori per i due ambiti sanitari. Rimarranno in servizio un anno.
L'Azienda sanitaria Giuliano-Isontina comunica che, dopo aver consultato il Comitato aziendale per la medicina generale, sono state definite tramite decreto le graduatorie per il conferimento di due incarichi provvisori come medico di medicina generale, convenzionato per l'assistenza primaria, rispettivamente per l'ambito di Grado e per il consorzio di Capriva del Friuli (composto dai comuni di Capriva del Friuli, Cormons, Dolegna del Collio, Mariano, Medea, Moraro, San Lorenzo Isontino).
Gli incarichi avranno durata massima di un anno e cesseranno alla data, anche anteriore, di insediamento dei professionisti cui verrà conferito l'incarico a tempo indeterminato. L'Azienda provvederà quindi a contattare i professionisti in graduatoria per gli adempimenti formali. Il conferimento degli incarichi si rende necessario considerato che dal 1° dicembre 2020 cesseranno i rapporti con i due medici di medicina generale che operano negli stessi ambiti territoriali. Per garantire la continuità delle cure agli assistiti dei medici che cesseranno il rapporto convenzionale, questi verranno trasferiti dagli uffici competenti nelle liste dei professionisti a cui verrà conferito l’incarico.
Asugi, inolte, ha fatto sapere di aver ricevuto segnalazioni dell'interruzione del servizio assistenziale domiciliare e di aver eseguito le opportune verifiche con i responsabili di distretto. È stato così accertato che si è trattato di pochi casi, nei quali la sospensione del servizio è avvenuta per improvvisa malattia dell’infermiere e che, come tale, non ha consentito una sostituzione immediata dell’operatore. Pur in mancanza delle consuete prestazioni infermieristiche a causa dell’attuale situazione, i pazienti non sono mai rimasti completamente soli, poiché sempre affiancati dalle famiglie.
“In questa situazione di grande incremento di fabbisogno di risorse infermieristiche - ha spiegato il direttore generale dell'Azienda, Antonio Poggiana -, tutti dobbiamo partecipare allo sforzo di razionamento e ridistribuzione delle risorse, anche alla luce dei nuovi bisogni emergenti durante la pandemia senza penalizzare le persone che necessitano di assistenza continuativa. Nulla, infatti, può sostituire l’assistenza familiare, che è alla base dell’assistenza domiciliare. Dall'inizio della pandemia, molti genitori di ragazzi con disabilità gravi o gravissime hanno usufruito della modalità di lavoro agile, proprio perché impegnati nell'assistenza ai figli".
Nella foto: il poliambulatorio di Grado.

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