I dubbi sulle strade scivolose a Grado, ipotesi sversamento

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I dubbi sulle strade scivolose a Grado, ipotesi sversamento

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 19 Feb 2022
Copertina per I dubbi sulle strade scivolose a Grado, ipotesi sversamento

Il sindaco Kovatsch ha illustrato la situazione, l'opposizione auspica risarcimenti.

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Sul tema della scivolosità delle strade a Grado, che ha causato la caduta di almeno una decina di persone, il sindaco, Claudio Kovatsch, ha relazionato nell’ultima seduta del Consiglio Comunale riunitosi ieri sera, 18 febbraio. “L’11 febbraio i nostri uffici hanno ricevuto la prima segnalazione di manto stradale scivoloso, con la conseguente uscita degli operai dell’ufficio manutenzioni”, ha precisato il primo cittadino.

“I nostri collaboratori hanno posto la segnalazione di manto scivoloso, di limitazione della velocità ed eseguito tutte le misure del caso. La limitazione è stata anche estesa a Porto Mandriacchio e alla rotonda del cimitero. Alle 12.20 ci è arrivata la prima segnalazione della caduta di un motociclista sulla rotonda della Schiusa”. L’arrivo, quindi, dei vigili del fuoco, con la conseguente segnalazione circa la necessità di chiudere la rotonda, proposta poi scartata dalla polizia locale dal momento che avrebbe comportato un grande disagio alla popolazione.

“Nel pomeriggio è stata chiamata anche una ditta esterna. Nell’ipotesi in cui il problema fosse stato causato da un mezzo in avaria con spargimento di idrocarburi, il responsabile del servizio manutenzioni ha contattato l’Apt e Isontina ambiente che facessero controllare i mezzi”, ha sottolineato ancora il sindaco. Vari gli interventi di pulizia nel pomeriggio di venerdì 11 e nella mattina di sabato 12 febbraio.

“Il responsabile del servizio manutenzioni ha depositato alla polizia locale una denuncia contro ignoti che avrebbero sparso sul manto stradale del materiale che ha poi reso le strade scivolose”. Agli uffici sono giunte cinque segnalazioni di cadute “per le quali – ha proseguito Kovatsch – non è stata aperta la procedura di sinistro”.

Sulla possibilità che a causare la scivolosità sia stato lo spargimento di sale qualche settimana fa, dal Comune hanno fatto sapere che “il sale non può essere additato come causa della scivolosità per due motivi. Sia perché nonostante le forti piogge e i lavaggi permangono alcune chiazze scivolose, se fosse stato sale, altamente solubile, si sarebbe sciolto, e sono state ritrovate zone scivolose anche su strade dove il sale non era stato gettato”. Da qui l’ipotesi di uno sversamento.

A rispondere nell’assise la consigliere di minoranza Sara Polo. “La prima persona è caduta il 24 di gennaio, mia figlia il 27 gennaio e il parroco il 10 febbraio”, ha precisato. “Sono contenta che finalmente qualcuno abbia detto qualche parola di conforto a queste persone che dovranno stare lontano dal lavoro per tanto tempo. Queste persone meritano il risarcimento dovuto”.

“Il Comune – ha concluso Kovatsch – è assicurato e farà fronte alle richieste di risarcimento danni quando arriveranno”. 

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