IL RICHIAMO
Droni e accordi internazionali della Leonardo, Moretti: «Rischio depauperamento dello stabilimento ronchese»

Il consigliere regionale esprime la sua preoccupazione sul futuro del Piano Industriale societario e sulle prospettive di sviluppo del sito locale.
Nei giorni scorsi, l’amministratore delegato di Leonardo Roberto Cingolani ha presentato il futuro produttivo dell’azienda che sarà inevitabilmente caratterizzato da sistemi digitali complessi ed avanzati con una declinazione speciale nell’ambito del cyberspazio, dell’alto sviluppo informatico e della sicurezza globale. Sembra proprio che questa vision abbia fatto centro sul mercato mondiale e – di conseguenza - fatto crescere ordini e quotazioni come è avvenuto sulla spinta di avvenimenti planetari molto spiacevoli, vedasi il riarmo della guerra in Ucraina di queste settimane. Tutto questo diventa di riflesso eloquente per il nostro territorio dove ha sede uno degli stabilimenti di questa azienda.
In un’intervista pubblicata su Repubblica, l’Ad Cingolani – parlando di Leonardo – ha riferito della potenza di attacchi e difese digitali sottolineando l’importanza delle comunicazioni satellitari. Cingolani ha pure dichiarato quanto siano fondamentali le sinergie nei campi della sicurezza alimentare, cibernetica ed infrastrutturale che si fanno, appunto, globale. L’ Ad ha quindi auspicato ad un più ampio approccio alla sicurezza che va portato avanti anche in “tempo di pace”.
Sui riflessi e le possibili ripercussioni per lo stabilimento di Leonardo che ha sede a Ronchi dei Legionari, interviene il consigliere regionale Diego Moretti il quale si interroga sull’evoluzione del sito locale.
Nello specifico, il consigliere dem ha espresso una riflessione che ritiene «non possa passare inosservata» su uno dei passaggi dell’intervista rilasciata da Cingolani a Repubblica. «Posso dire senza giri di parole che sui droni – qui il riferimento di Cingolani sul Falco prodotto a Ronchi - abbiamo perso il treno. L’unico modo di superare il gap è fare accordi internazionali che puntino sulle nostre capacità digitali: ci stiamo lavorando intensamente». Secondo Moretti, la dichiarazione è in contraddizione rispetto a quanto dichiarato dai vertici societari il 7 febbraio scorso in Seconda Commissione del Consiglio Regionale di fronte all’assessore Bini, ai commissari e alle organizzazioni sindacali.
«Per lo Stabilimento di Ronchi dei Legionari – sono le parole di Moretti - vi fu l’assicurazione che non solo non vi sarebbero state all’orizzonte tensioni occupazionali, ma che il passaggio alla Divisione Velivoli, completatosi pochi mesi fa, nella sostanza, non avrebbe comportato alcuna modifica al Piano Industriale societario e alle prospettive di sviluppo del sito ronchese». «Credo si debbano tenere gli occhi ben aperti, perché il rischio di depauperamento dello stabilimento, con dichiarazioni come queste, è molto alto – conclude Moretti - della questione abbiamo subito interessato l’Assessorato regionale alle attività produttive e la stessa Presidenza della Regione». Segnali di preoccupazione sul futuro dell’azienda con sede sul territorio ronchese sono quindi stati espressi anche attraverso una lettera inviata al presidente della Regione Fedriga, all’assessore regionale alle attività produttive Bini e al direttore centrale delle attività produttive Giordano.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
