Dottoressa aggredita a Monfalcone, «serve più controllo al San Polo»

Dottoressa aggredita a Monfalcone, «serve più controllo al San Polo»

LA LETTERA

Dottoressa aggredita a Monfalcone, «serve più controllo al San Polo»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 06 Set 2023
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A seguito dell'aggressione di lunedì scorso, il sindaco Cisint chiede ancora una volta più attenzione e maggiori tutele per il personale sanitario.

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Dopo l'aggressione di lunedì scorso, ai danni di una dottoressa dell'ambulatorio neurologico dell'ospedale San Polo di Monfalcone, a opera di un paziente molto aggressivo a causa del suo nervosismo, il sindaco Anna Maria Cisint è ritornata sulla necessità di maggiori tutele per il personale sanitario. Ha così scritto una lettera al direttore generale di Asugi, Antonio Poggiana e, per conoscenza, al direttore del distretto Basso Isontino, Carlo De Vuono, e del distretto sanitario, Daniele Pittioni.

Plaudendo ai provvedimenti già adottati da Asugi nei presidi cittadini più a rischio, attraverso l’installazione di dispositivi di emergenza, il sindaco ha chiesto di valutare con urgenza la possibilità di ampliare il raggio di azione. Suggerita l'idea di dotare l’ospedale di pulsanti di soccorso per la segnalazione diretta alle forze dell’ordine in caso di pericolo e di personale preposto al servizio di vigilanza e controllo operativo h24. Il medico colpito si è vista costretta a scappare dall'aggressore.

La donna è stata poi tenuta sotto controllo nell'area Emergenza del nosocomio. Assieme alla neurologa, sono state coinvolte anche due infermiere che hanno allertato le forze dell'ordine. “Esprimo solidarietà al medico e alle infermiere che sono state aggredite lo scorso lunedì - sono le parole di Cisint - e sottolineo l’apprezzamento per il lavoro che quotidianamente viene svolto dal personale sanitario a Monfalcone, che è una città complessa, attualmente costretta a pagare le conseguenze di scelte del passato che hanno aggravato ogni ordinaria e normale organizzazione delle strutture sanitarie e sociali. Questa situazione richiede anche un'attenzione del tutto speciale alle esigenze di sicurezza".

"Nel caso dei presidi sanitari - continua Cisint - questa esigenza di sicurezza riguarda sia i pazienti ospiti o in attesa, sia il personale sanitario. Per questo, come sindaco, ho voluto dotare gli ambulatori comunali di due importanti sistemi di prevenzione e deterrenza per la tutela dei sanitari e dei cittadini. Si tratta di pulsanti di soccorso per la segnalazione diretta alle forze dell’ordine in caso di pericolo e telecamere per monitorare e tenere sotto controllo i siti e, eventualmente, identificare gli autori di azioni scorrette".

"Nell’ottica della forte collaborazione che il Comune porta avanti con Asugi - conclude la prima cittadina - credo che sia necessario che anche all’ospedale San Polo si adottino delle misure per prevenire e contrastare le aggressioni e tutti i comportamenti che possano nuocere a personale e cittadini”.

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