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Doppio sciopero del trasporto pubblico, «adesioni all'80% a Monfalcone»

Le sigle sindacali commentano positivamente l'adesione alla doppia mobilitazione di oggi, Usb attacca sulla sua mancata convocazione al tavolo nazionale.
Ammonterebbe all'80% a Monfalcone l'adesione al "doppio sciopero" indetto da Usb, Cub Trasporti, Cobas, Adl e Sgb per le 24 e solo da Usb per 4 ore, arrivando al 70% a Trieste e 50% a Gorizia. Si attendono però anche i dati sulle adesioni nel pomeriggio, comunicano dai sindacati, che nel frattempo valutano positivamente la mobilitazione. L'Usb rivendica di avere «tutti i numeri di rappresentanza per partecipare a quel tavolo che sembra essere ormai prerogativa esclusiva di quelle organizzazioni che chiedono poco o nulla e sono invece disponibili a cedere salario e diritti».
Dito puntato verso «flessibilità, salari d’ingresso e un'altissima responsabilità verso gli utenti mal pagata e peggio tutelata». La piattaforma contrattuale Usb tocca tutti i temi salienti del Trasporto pubblico locale: diritti, cancellazione degli affidamenti esterni, riduzione dell’orario a parità di salario, sicurezza anche a prevenzione delle continue aggressioni del personale viaggiante, tutela del personale inidoneo, assicurazione a carico azienda per danni e tutela legale sono i principali temi.
«Attenzione particolare - prosegue la sigla - va inoltre alla parte salariale con l’eliminazione del parametro più basso principalmente
per il personale viaggiante, criterio estensibile a tutte le altre figure contrattuali (no al salario d'ingresso), degli aumenti reali che recuperino il potere d’acquisto eroso negli ultimi anni (640 euro di aumento sul nuovo parametro d’ingresso del personale viaggiante), introduzione di salario fisso nella contrattazione di secondo livello e la creazione di un meccanismo di recupero automatico dell’inflazione ispirato allo strumento della scala mobile».
«Argomenti che rimettono al centro della discussione il costante esodo dal settore Tpl e che solo una corretta politica salariale, di orari di lavoro umani e di tutela del personale viaggiante può invertire». Lo stop dal lavoro di 24 ore è incentrato su questioni salariali, orario di lavoro, sicurezza per lavoratori e passeggeri e per metter un fermo alle privatizzazioni, ma anche su temi più generali come il libero esercizio del diritto di sciopero, lo stop alle spese di guerra, salario minimo a 10 euro l’ora per tutti e una legge sulla rappresentanza sindacale che spezzi il monopolio delle solite organizzazioni.
Il secondo è una prima azione di sciopero nazionale di 4 ore per la mancata convocazione al tavolo negoziale per il rinnovo del contratto collettivo nazionale Autoferrotranvieri.
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