Dopo il devastante incendio, rinasce il bosco di Cerje e lancia un progetto solidale per Natale

Dopo il devastante incendio, rinasce il bosco di Cerje e lancia un progetto solidale per Natale

Oltre 100 ettari in fumo

Dopo il devastante incendio, rinasce il bosco di Cerje e lancia un progetto solidale per Natale

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 24 Nov 2020
Copertina per Dopo il devastante incendio, rinasce il bosco di Cerje e lancia un progetto solidale per Natale

Dopo il rogo che l'ha colpito lo scorso agosto, oggi il bosco sopra il Vallone è rinato grazie all'aiuto dei volontari sloveni e italiani.

Condividi
Tempo di lettura

Nell’agosto dell’anno scorso era stato colpito da un devastante incendio, che ne aveva carbonizzato una vasta fetta di vegetazione, pari a 100 ettari. Oggi il bosco del monte Cerje, nel comune di Merna-Castagnevizza, è ormai tornato a nuova vita, grazie anche al contribuito degli oltre 300 volontari provenienti da tutta la Slovenia e dall’Italia che nel novembre scorso hanno risposto alla richiesta di aiuto, reimpiantando centinaia di alberi e piante sul sito posto sopra il Vallone.

Ben 240 esemplari di acero, sorbo domestico, ciavardello, bagolaro e quercia furono piantate nel viale della Gratitudine e diverse migliaia di piantine di pino nero furono collocate nei pressi del Monumento alla Pace di Cerje. Uno sforzo imponente, che ha riunito anziane e giovani, pronti a partecipare anche alla seconda campagna di rimboschimento, prevista per il 21 marzo, in occasione della Giornata internazionale della foresta. “Purtroppo l'epidemia ci ha travolti per alcune settimane - spiega Anja Sedevčič dell’ente turistico locale - e siamo stati costretti ad annullare l’evento”. Questa mattina, quindi, è stata recuperata quella giornata.

In ogni caso, il periodo di quarantena è servito per preparare i numerosi progetti turistici e naturalistici per l’imminente futuro. “A giugno - prosegue Sedevčič - abbiamo presentato il progetto “L'albero per Cerje” per il concorso Top Green Destination 2020". Questo consiste in una raccolta fondi per il rimboschimento e ripristino dell'area danneggiata, con l'acquisto e la piantumazione degli alberi sul monte Cerje.

Affianco a questa iniziativa, c'è anche quelle dell'azienda Zeleno Drevo (Albero verde) di Lubiana per l’acquisto o affitto di un albero, “che continuerà il suo viaggio anche dopo le vacanze natalizie". In questo modo, Zeleno Drevo e la Guardia forestale slovena doneranno una parte del ricavato per "L'albero per Cerje". "La fine di quest'anno sarà probabilmente molto diversa da quella a cui siamo abituati - prosegue Sedevčič-. Ma forse questo è il momento migliore per guardarsi dentro e fissare nuovi obiettivi ancora più sostenibili per il futuro, che possono includere un regalo sostenibile e originale di capodanno per i propri cari”.

Ad agosto, Merna è stata ancora una volta classificata tra le Top 100 destinazioni più sostenibili, in gran parte grazie proprio al progetto Drevo za Cerje, classificato tra i migliori esempi di buone pratiche al mondo. “La campagna - spiega dall’ufficio turistico - ha raccolto elogi poiché si è dimostrata applicabile ad ambienti in diverse parti del globo, in cui è necessario affrontare sfide simili a quelle vissute qui per ripristinare aree forestali degradate”. Una nuova campagna di rimboschimento è stata fissata alla prossima primavera, oggi sono stati impiantate 500 nuove piante di quercia. Acquistata anche una maggiore quantità di ghiande, che saranno consegnate nella zona di Cerje, mentre sono al vaglio nuove soluzioni anti-incendio per la zona.

Insieme alla Facoltà di Architettura di Lubiana, infatti, “stiamo progettando un piano per la costruzione del muro a secco, che proteggerà l'area da nuovi roghi. Attraverso la presentazione della pratica edilizia al pubblico interessato, rivivremo allo stesso tempo la tradizione e preserveremo l'architettura paesaggistica del Carso. L'area di Cerje fungerà da poligono di apprendimento pratico per molti studenti, che apprenderanno gli elementi di base della costruzione del muro a secco, nel 2019 inseriti nella lista UNESCO del patrimonio immateriale dell’umanità".



Nella fotogallery: la prima campagna di rimboschimento, nel novembre del 2019, e la seconda avvenuta oggi.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×