Donne operate al seno a Monfalcone, nuovi spazi dedicati alla fisioterapia

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Donne operate al seno a Monfalcone, nuovi spazi dedicati alla fisioterapia

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 23 Mar 2024
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La cerimonia ha avuto luogo nella sede dell'Associazione nazionale donne operate al seno di via Valentinis, fatte alcune piccole riparazioni.

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In un clima di assoluta familiarità e in pieno spirito di prossimità espresso nei confronti chi ha vissuto "storie sanitarie" complesse, è stata inaugurata la nuova stanza dedicata al servizio di fisioterapia per le donne operate al seno a Monfalcone. La cerimonia ha avuto luogo nella sede dell'Associazione nazionale donne operate al seno di via Valentinis, alla presenza della presidente Daniela Regolin, della vice Paola Mondini, del sindaco Anna Maria Cisint e dell'assessore alla salute, Stefano Vita. La responsabile del servizio di fisioterapia è Fabiana Alt. L'attività si svolge nello stabile concesso dal Comune.

"È un'occasione importante per noi - sono le parole della vicepresidente Mondini - un segno che si inaugura con una presenza di calore". Dopo la chirurgia per tumore al seno, si può sviluppare il linfedema: il braccio corrispondente al lato dell'intervento può aumentare di volume diventando pesante e rendendo difficile svolgere le attività quotidiane. La chirurgia ricostruttiva, spesso necessita di trattamenti mirati per migliorare la ferita chirurgica, sciogliere le tensioni dei muscoli e dei tendini e e diminuire il gonfiore.

La fisioterapista Fabiana si occuperà quindi di linfodrenaggio manuale, tape linfatico, bendaggio multistrato compressivo, terapia su cicatrici chirurgiche, kinesiterapia post intervento, chirurgia demolitiva e ricostruttiva, con educazione per autotrattamento post intervento. E ancora, di educazione per autotrattamento del linfedema.

Il luogo è stato reso accogliente dagli operai comunali che hanno tinteggiato la stanza e fatto alcune piccole riparazioni, mentre le volontarie del centro hanno "addobbato" secondo i loro gusti il piccolo ambulatorio. "Questi sono momenti che danno vita alla comunità - sono le parole del sindaco Anna Cisint - in molte situazioni ci si immedesima e si vive. Questo è un bell'esempio di solidarietà femminile. La salute sta in cima a tutte le priorità della vita. Oggi prendiamo atto di un bel segno di civiltà".

"Avere finalmente una stanza tutta nostra dopo essere state ospiti al San Polo e alla Macc - racconta la fisioterapista Alt - è motivo di gioia". All'incontro erano presenti anche il consigliere delegato ai Rioni, Irene Cristin, il presidente della Lilt Michele Luise e Marina Dorsi, in rappresentanza del Consiglio di amministrazione della Bcc della Venezia Giulia. A sottolineare l'importanza delle attività di prevenzione e di quelle post operatorie, è stato l'assessore Vita. "È stata mantenuta la Breast Unit dell'area Isontina di Asugi - spiega l'assessore - il segno di oggi è fondamentale e va a sostegno della riabilitazione necessaria".

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