la giornata
Le donne in fuoristrada partono da Gorizia, Nicole conquista la coppa 4x4

Questa mattina la partenza dei fuoristrada da piazza Vittoria, nel ricordo di Elisa Benci. L'impegno con la Polizia contro la violenza sulle donne.
Per Elisa. In ricordo della goriziana Elisa Benci, come da ormai otto anni a questa parte, è stata organizzata la giornata off-road per contrastare la violenza di genere. Con il patrocinio dell’amministrazione comunale si è svolta nella mattinata di domenica – con ritrovo alle 8:50 presso piazza Vittoria - il “Raduno rosa 4x4 - Ciao Elisa” giunto alla sua XXVII edizione e organizzato dal Gruppo Fuoristradistico Isontino Alpe Adria. Un giro di circa una cinquantina di chilometri su strade asfaltate e sterrate, con una sosta a Farra che ha visto un intervento della Polizia di Stato in merito alla violenza di genere, proseguendo nel primo pomeriggio per poi concludersi verso le 16 con l’arrivo a Capriva del Friuli.
Coinvolte 25 auto e 65-70 persone, che hanno partecipato con Jeep e altre tipologie di fuoristrada a quella che si è rivelata una piacevole scampagnata. «Elisa era una nostra socia venuta a mancare nel 2016 – racconta il presidente Tiziano Godeas - Era molto inserita nell’organizzazione. Aveva 36 anni, in giovanissima età è stata portata via da una malattia tremenda e rapidissima, per cui le ragazze hanno voluto dedicarle il raduno. Quell’anno è venuta a mancare pochi giorni prima che si svolgesse, allora il raduno è stato sospeso, ripreso l’anno dopo. Adesso ogni anno, quando facciamo il raduno partecipa anche sua mamma».
Una gara simbolica dove non conta la competitività, quanto lo stare insieme. Felpa fucsia e giubba bianca, la grande forza della madre tradisce commozione e fierezza. «Elisa era una ragazza solare e dinamica – ricorda Tiziana Boccadoro – Infatti faceva basket fin da piccola e mille altre attività, cercando di farle tutte al massimo, perché non voleva essere da meno rispetto ai maschi e aveva un carattere tosto. Poi conosce Mara - ma anche il suo ragazzo faceva off road – e si appassiona a questa bella iniziativa. Dopo la sua scomparsa ho cercato di prendere il suo posto per rappresentarla». L’amica Mara Vecchiet – organizzatrice e partecipante – la ricorda con altrettanta nostalgia. «Dal 2017 questo raduno è proprio dedicato a lei, che come me prendeva parte all’organizzazione.
Le felpe che indossiamo sono frutto di una sua idea, ci sentiamo orgogliose e contente di ricordarla. Ogni anno la ritroviamo al nostro fianco, offrendoci come sempre queste meravigliose giornate». Un raduno che vede Vecchiet partecipare sin dal suo ingresso nel club nel 2000, impegnata a organizzare nei minimi dettagli i percorsi più adatti coinvolgendo soprattutto le socie. «Solitamente quando si fanno le uscite la compagna la moglie fa da navigatrice e non si cimenta nella guida. Invece questa è un’occasione unica perché l’equipaggio è completamente femminile».
La manifestazione nasce nel 1997 per rivolgersi sin da allora a equipaggi esclusivamente femminili. «Proponiamo l’iniziativa sempre nelle giornate vicine all’otto marzo, festa della donna –precisa Godeas – Purtroppo quest’anno la giornata più vicina era il dieci marzo, non proprio ideale dal punto di vista meteorologico, così abbiamo deciso di rinviarla al 24 marzo, e oggi c’è stata una bella giornata di sole, che penso renda anche onore alle partecipanti». Tagliato il nastro dall’assessore allo sport Giulio Daidone e da Gennaro D’Agnese - dirigente della divisione anticrimine – la partenza dei fuoristrada è scattata alle 9:40, mentre nell’antistante chiesa di S. Ignazio ci si preparava alla messa in onore della Domenica delle Palme e nel vicino Palazzo Cobenzl si teneva la benedizione dei ramoscelli d’ulivo.
«Un’iniziativa che coinvolge le sole donne, che partecipano alle gare in jeep esattamente come gli uomini – osserva Daidone – I posti attraversati sono quelli stupendi del nostro Collio, quindi è stata una giornata di tranquillità da vivere con calma». Diverse hanno scelto di gareggiare, come la spilimberghese Luna Bortolussi - che ha partecipato per il primo anno seguendo le orme paterne - e l’amica Marika Boer, copilota. «A volte è un tema delicato e forse sottovalutato – commentano in relazione alla violenza di genere – È un evento che serve anche per incoraggiare le donne a non sentirsi sole».
Per il XXV anno ha preso parte poi Wendy Maricchio - all’età di diciotto anni vincitrice del premio per il più giovane pilota – che la definisce un’attività «divertentissima e piena di adrenalina». Non è mancato poi un equipaggio proveniente da Vienna. Un modo alternativo per non dimenticare chi non c’è più e per sensibilizzare la cittadinanza in merito alla violenza di genere. «Sono già un paio di anni che trattiamo questa tematica. Siccome partecipa anche la Polizia di Stato, la facciamo partire ogni anno da località diverse del Friuli Venezia Giulia – prosegue Godeas - L’anno scorso, ad esempio, eravamo partiti da Spilimbergo».
«In quell’occasione aveva partecipato la Questura di Pordenone. Quest’anno si è tenuta qui da noi e ha partecipa la Questura di Gorizia insieme ai vigili del fuoco». Questi ultimi erano presenti «per il secondo anno in rappresentanza del comando di Gorizia», ha specificato il vigile del fuoco Maria Patrizia Pallaro. «L’evento avrebbe dovuto svolgersi per la festa della donna, poi a causa maltempo è stato rinviato» fa sapere l’equipaggio della Polizia. Un’operazione di sensibilizzazione a potenziamento di quella già in atto con “…Questo non è amore”. La quale «non è dedicata solo al 22 novembre, ma è una campagna permanente».
Fra gli strumenti di tutela a disposizione dei più vulnerabili, un dépliant che specifica quali avvisaglie possano denotare un amore “sbagliato”. «Ti umilia? Ti fa sentire inadeguata? Ti colpevolizza? Condiziona il tuo abbigliamento? Ti controlla economicamente?». A supporto dell’universo femminile e dei più fragili è stato inoltre creato il servizio pubblico disponibile al numero 1522 - dedicato alla violenza e allo stalking - ma esiste anche una app della Polizia di Stato. È la YouPol, che può essere scaricata e consente di inviare anche segnalazioni anonime, non solo pe la violenza di genere ma per tutte le tipologie di reati. «L’obiettivo è offrire alle donne consapevolezza maggiore durante i momenti “di criticità”», ha rimarcato Godeas.
«Occorre agire sia dal lato della prevenzione che dell’informazione – commenta Gennaro D’Agnese, in rappresentanza del Questore – Un evento che si sarebbe dovuto svolgere l’otto marzo, poi è stato rinviato, ma non bisogna mai abbassare la guardia. Soprattutto in questo momento, in cui si sentono spesso vicende di violenza di genere, è importante sensibilizzare al rispetto di tutti». Ad arricchire la giornata al femminile, l’incontro in cui la Polizia ha approfondito la riflessione su “sintomi” e campanelli d’allarme della violenza di genere, nonché i metodi per contrastarla.
Nella cornice del ristorante Borgo Colmello di Grotta – intorno alle ore 11 - si è svolta la piacevole pausa enogastronomica e l’esposizione di una relazione da parte di un ispettore di polizia. Complice la splendida domenica di sole e il cielo terso, il raduno si è trasformato in una sorta di «grande gita» primaverile, resa ancora più piacevole dalla visita al Museo della civiltà contadina di Farra d’Isonzo. Ad aggiudicarsi la coppa per il primo posto del trofeo BfGoodrich è stata Nicole Rubin, seguita da Vaina Gandini seconda. A pari merito Roberta Dragoni e Chiara Fontanot, che si sono classificate terze.
Foto Sergio Marini/Rossana D'Amborsio
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.



















Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
