La donna longobarda stravince a Londra, incetta di premi per Romans

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I riconoscimenti

La donna longobarda stravince a Londra, incetta di premi per Romans

Di Redazione • Pubblicato il 14 Gen 2024
Copertina per La donna longobarda stravince a Londra, incetta di premi per Romans

Ad oggi il titolo ha raggiunto i 41 riconoscimenti internazionali, l'appello di Invicti Lupi: «Piani alti regionali e nazionali credano maggiormente in noi».

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Il docufilm “La donna longobarda”, prodotto dall'associazione Invicti Lupi di Romans d'Isonzo, sbanca Londra conquistando tre primi premi e quattro selezioni ufficiali in altrettanti festival ai quali era iscritto e i cui risultati sono stati pubblicati nei giorni scorsi. Il documentario sulla condizione femminile nella società longobarda ha vinto: il primo premio nella categoria “Best Short Documentary” al festival cinematografico “Best Indie Film Award”; il primo premio nella categoria “Best Documentary About a Theme: History” al festival cinematografico “Best Documentary Award”; il primo premio nella categoria “Best Female Director” al festival cinematografico “Best Cinematography award”.

In aggiunta ha conquistato una selezione ufficiale nel festival cinematografico “Best Short Film Award”, oltre che le selezioni ufficiali negli altri tre kermesse dove è risultato vincitore. "Si tratta di un eccelso risultato - commenta il presidente del sodalizio, Matteo Grudina - a dimostrazione dell’ottimo prodotto documentaristico e cinematografico da noi realizzato nonostante la scarsità di risorse a disposizione, ma caratterizzato dalla nostra grande passione e dal grande lavoro di ricostruzione storica di tutti i partecipanti". I tre festival fanno parte del circuito “Best Film Awards - IMDb Qualifing Film” e consentono all'opere di aggiungere nuovi titoli all’interno dell’importante circuito internazionale degli IMdB.

Questo è il più grande ed autorevole database dei prodotti cinematografici internazionali. In questi festival londinesi, partecipano ogni anno registi poi selezionati per le nomination agli Oscar e ai Bafta. Nella valutazione, la giuria dei quattro festival inglesi si è concentra sul design tecnico del film, sull'idea, sulla gradazione drammatica, sul tono, sulla sceneggiatura, sulla realtà dell'azione, sulle performance recitative e viene prestata attenzione a tutti i piccoli dettagli di cui è composta la pellicola. Il circuito “Best Film Awards” è un progetto unico nel quale sono coinvolti diversi giurati da tutto il mondo e che consente ai prodotti cinematografici selezionati di avere una visibilità internazionale.

"Nonostante le molte difficoltà e le scarse disponibilità economiche - ancora Grudina -, stiamo continuamente riuscendo a creare dei docufilm di alto livello qualitativo che ci consentono di divulgare e valorizzare la nostra storia e il nostro territorio. Tutto questo grazie alla sinergia di collaborazioni che siamo riusciti a sviluppare e grazie al lavoro volontario e gratuito di molti. Speriamo che chi ha le possibilità nei piani alti regionali e nazionali voglia credere maggiormente in noi e nei nostri progetti, visto che da sempre abbiamo offerto grandi risultati con poche risorse a disposizione, e ci possa così sostenere in maniera più importante e decisa".

"In questo modo potremmo sempre più far conoscere ed apprezzare il nostro passato alla popolazione. E speriamo di riuscire a portare sulle emittenti televisive questo prodotto che fa luce sulla condizione delle nostre madri longobarde, sarebbe importante al fine di diffondere la conoscenza della nostra cultura" conclude il presidente. Il docufilm ha alla regia Sandra Lopez Cabrera e Simone Vrech, le consulenze storiche ed archeologiche sono di Michele Angiulli e Nicola Bergamo. Ad oggi il titolo ha raggiunto i 41 riconoscimenti internazionali suddivisi tra 20 primi premi e 21 selezioni ufficiali.

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