La docufiction Langobardi protagonista a Rovereto, Romans al grande festival

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il 14 ottobre

La docufiction Langobardi protagonista a Rovereto, Romans al grande festival

Di Redazione • Pubblicato il 18 Set 2021
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L'opera di Invicti lupi, girata dal regista Simone Vrech, sarà in concorso alla XXXI edizione della kermesse.

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Ci sarà anche la docu-fiction "Langobardi - Alboino e Romans" tra i titoli in concorso alla XXXI edizione del Rovereto archeologia memorie film festival, in programma dal 13 al 17 ottobre. Nella città del Trentino, l'opera nata dall'associazione di Romans d'Isonzo, Invicti lupi, sarà quindi proiettata nel secondo giorno dell'importante kermesse cinematografica, che richiama ogni anno anche diversi ospiti di livello internazionale. Il tutto si terrà al teatro Zandonai.

"Sarà una nuova importante tappa del progetto di valorizzazione storica e culturale di Romans d'Isonzo e del nostro territorio regionale - spiega il presidente del sodalizio, Matteo Grudina - di cui Invicti lupi si fa carico da molti anni con una visione innovativa, di coraggio e di costanza ed impegno". L'opera, prodotta quest'anno, è stata realizzata dal regista Simone Vrech e girata non solo in Friuli Venezia Giulia, ma anche all'estero. Il tutto grazie al contributo economico di diversi partner.

"Continuiamo a lavorare - prosegue Grudina - affinchè questo importante docufilm sul mondo longobardo, primo del suo genere, possa presto finire sulle reti televisive nazionali e a nuovi festival italiani ed europei, così da far conoscere a tutti questo importante tassello del nostro passato storico che caratterizza specialmente l'identità del nostro territorio". La docu-fiction parla dell'arrivo in queste terre del popolo longobardo, legandosi soprattutto sul loro re Alboino.

In tutto questo, è centrale la "nascita del villaggio di Romans, importante presidio militare friulano che ci ha restituito una delle più grandi necropoli longobarde italiane. Nell'anno 551, dopo una grande vittoria contro i Gepidi, emerge la figura dell'eroe Alboino che da quel momento entra nella storia. Seguiranno anni di gloria e di imprese fino a giungere al suo destino fatale a Verona nel 572 ed alla nascita del suo mito. Nel mezzo delle vicende di questo re leggendario, verranno mostrate immagini innovative che colpiranno le emozioni e l'interesse dello spettatore".

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