DobiaLab propone la seconda edizione di 'Cinematic tales', incontri e visioni di cinema

DobiaLab propone la seconda edizione di 'Cinematic tales', incontri e visioni di cinema

La rassegna

DobiaLab propone la seconda edizione di 'Cinematic tales', incontri e visioni di cinema

Di Redazione • Pubblicato il 03 Mar 2025
Copertina per DobiaLab propone la seconda edizione di 'Cinematic tales', incontri e visioni di cinema

Tre serate per parlare di cinema con autori e produzioni del nostro territorio transfrontaliero il 6, 15 e 21 marzo. Si inizia con L’Ultima Spiaggia (Italia, 2016) di Thanos Anastopoulos e Davide Del Degan.

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L’associazione Gruppo Area di Ricerca DobiaLab di Staranzano propone a marzo 2025 la seconda edizione di "Cinematic tales: attraverso l’obiettivo. Incontri e visioni di cinema". Tre nuovi incontri sul cinema con nomi e produzioni di calibro nazionale e internazionale.

La rassegna è stata ideata da DobiaLab con il sostegno e il patrocinio del Comune di Staranzano. A inaugurarla con il primo appuntamento sarà Davide Del Degan, triestino, ma già regista affermato internazionalmente. Presenterà infatti giovedì 6 marzo alle 21.00 il suo lungometraggio L’Ultima Spiaggia (Italia, 2016), diretto assieme a Thanos Anastopoulos, e dedicato alla storia del famoso stabilimento balneare di Trieste El Pedocin. L’appuntamento è sede di DobiaLab in Via Vittorio Veneto 32 a Staranzano. L´autore dialogherà con Anton Špacapan Vončina.

Davide del Degan nato a Trieste, dove ha studiato Scienze Politiche ha poi lavorato come cameraman e ha studiato al Drama Acting Center a Ljubljana. Dal 2002 inizia a collaborare con diverse produzioni come regista di documentari, cortometraggi e spot. Il suo film esordio Interno 9 (Italia, 2009) ha vinto il premio della stampa straniera Golden Globe e la nomination al David di Donatello come miglior cortometraggio, mentre Habibi (Italia, 2010) ha ricevuto il premio della critica cinematografica Nastro d'argento 2011 come miglior cortometraggio. Ma é grazie alla co-direzione del lungometraggio L’Ultima Spiaggia che approda a Cannes, nel 2016 nella sezione delle Séances spéciales. Il film racconta l’ultima spiaggia comunale di Trieste, il Pedocin, che divide l’ingresso in base al sesso. Una pratica obsoleta che però a Trieste resiste raccontando attraverso i dialoghi dei suoi frequentatori il retaggio di un passato ormai quasi bizzarro e di un confine interno che guarda a quello storico e reale della città stessa.

Sabato 15 marzo a Dobialab la rassegna propone una serata con ospiti due autori e un Dj set finale. Si inizia già alle 18.30 con La Valle della Luna (Italia, 2024), corto-documentario di un videomaker regionale emergente Andrea Cerovac sulla Dolina dei druidi, che dialogherà con il pubblico dopo la proiezione.

A seguire, alle 21 la regista Ludovica Fales (in foto) presenterà il suo lungometraggio Lala (Italia/Slovenia, 2023), prodotto da Transmedia Gorizia. Un film che partendo dalla storia di Zaga, una ragazza rom nata e cresciuta in un campo a Roma, diventa, grazie alla scrittura collettiva un “manifesto di una generazione invisibile che lotta per il diritto alla cittadinanza”. Il film ha vinto il premio del pubblico al Bellaria Film Festival e il Premio Corso Salani al Trieste Film Festival. In seguito la regista incontrerà il pubblico prima di lasciare spazio al Dj-set con una miscela esplosiva di musica sullo sfondo delle visioni di cinema sperimentale.

Gli appuntamenti con il cinema si chiuderanno con la serata del 21 marzo, che ospiterà un evento in collaborazione con Kinoatelje e col Cinema Itinerante Isonzo, parte del programma ufficiale GO!2025. Il regista sloveno Jan Cvitkovič presenterà, come prima proiezione italiana, il suo ultimo documentario Gram Srca (Slovenia, 2024), dove gli autori esplorano le conseguenze della dipendenza, intervistando e seguendo la quotidianità di alcuni tossicodipendenti delle strade di Lubiana. La serata proseguirà con la sonorizzazione live del Dobiafilm Ensemble (Mirko Cisilino, Marco D’Orlando, Giorgio Pacorig) sulle immagini del capolavoro del cinema espressionista tedesco Nosferatu Il Vampiro (Germania, 1922) di Friedrich Murnau.

Una nuova rassegna dedicata al cinema transfrontaliero, che conferma l’importanza dell’attività di DobiaLab, che da oltre 20 anni si occupa della promozione delle attività culturali creative e sperimentali, sempre lasciando largo spazio ai giovani talenti del territorio e della vicina Slovenia.  

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