Disagio economico delle famiglie, aumentano i casi a Gorizia

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Disagio economico delle famiglie, aumentano i casi a Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 09 Ott 2021
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Balzo del 103% degli Isee correnti che indicano un significativo peggioramento della situazione lavorativa o economica.

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Nel 2020 in Friuli Venezia Giulia i nuclei familiari che hanno presentato una Dichiarazione sostitutiva unica per il calcolo dell’Isee sono stati quasi 154mila, circa mille in meno rispetto all’anno precedente, a cui corrispondono oltre 425mila residenti (poco più di un terzo del totale regionale). Lo rende noto il ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo, che ha rielaborato dati Inps. La Dsu è il documento preliminare per il rilascio della certificazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente).

Si tratta di uno dei principali criteri di accesso alle prestazioni sociali erogate dagli enti pubblici. Il Fvg è stata l’unica regione in cui sono diminuiti i nuclei con Isee rispetto al 2019 (a livello nazionale l’aumento è stato del 13,4%, da 7,6 a 8,6 milioni di famiglie). Questa dinamica è stata condizionata dalla provincia di Trieste, la sola dove si è registrato un forte calo (quasi 3.500 in meno). Il 2019, al contrario, aveva fatto segnare un notevole incremento, sia a livello regionale sia nazionale, dovuto principalmente all’introduzione del Reddito di cittadinanza, misura per cui occorre appunto una certificazione Isee.

Per quanto riguarda la provincia di Gorizia, nel 2020 la differenza è stata quasi impercettibile: appena 8 famiglie in meno hanno presentato una Dsu, scendendo a 20.826 dopo il picco dell'anno scorso. La maggior parte è composta da persone con un Isee inferiore ai 6mila euro, pari al 22%, seguito dalla fascia fino a 10mila euro (19%). Quasi il 27% dei richiedenti, inoltre, sono nuclei monocellulari, ossia persone che vivono da sole. Quelli che hanno avuto un Isee corrente, invece, sono stati 324, con un aumento del 103,8% rispetto all'anno prima. Tasso leggermente inferiore alla media regionale, arrivata al 117%.

Si tratta di un evidente sintomo della crisi economica legata alla pandemia, in quanto l’Isee corrente permette un aggiornamento dell’indicatore (senza però ripetere la Dsu) nel caso di un significativo peggioramento della situazione lavorativa o economica, ad esempio a seguito della perdita dell’occupazione. Le famiglie che in regione presentano una situazione più critica, con  costituiscono poco più di un quinto del totale (il 21,7% nel 2020). Solo il 13,3% presenta un Isee superiore a 30mila euro. Dal 2016 a ogg,i il peso delle famiglie con Isee inferiore a 6mila euro è sceso dal 28,1% al 21,7%.

In maniera speculare, quelle con un indicatore superiore a 20mila euro sono passate dal 23,5% al 30,8%. Più in generale, negli ultimi anni sono aumentate le misure nazionali e regionali a cui viene collegato l’indice Isee (ad esempio si possono ricordare il bonus bebè, la Carta famiglia regionale), pertanto si è allargata anche la platea dei nuclei richiedenti che non è evidentemente composta solo da famiglie in difficoltà economica. Inoltre, il 26,4% delle famiglie a Nordest che hanno presentato una Dsu è composto da una sola persona.

Tra quelle con meno di 6mila euro, i nuclei monopersonali sono quasi la metà in regione (46,1%) e circa un terzo in Italia (34,2%). All’aumentare del valore dell’Isee, questi tendono ad avere un peso sempre minore, oltre i 30mila euro sono il 17,7% in Friuli Venezia Giulia (e il 13,9% in Italia). La tipologia più ricorrente in regione, dopo quella monopersonale, è quella dei nuclei composti da quattro elementi, che nel 2020 comprendeva quasi un quarto del totale (24,1%).

Viceversa, nel 2020 si è osservata una sensibile crescita dei nuclei familiari con un Isee corrente, che sono raddoppiati in regione (da 1.132 a 2.457) e triplicati a livello nazionale (da 54.600 a 189.259). Infine, nella nostra regione la quota di famiglie proprietarie dell’abitazione (sul totale dei nuclei con Isee) è la più elevata a livello nazionale ed è pari al 43,1%. Tale incidenza tende a crescere all’aumentare dell’Isee: è inferiore al 10% per i nuclei con un indicatore minore di 6mila euro e supera il 60% tra quelli con più di 15mila euro.

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