le finali
La Dinamo conquista la serie B rosa, ora il sogno dei ragazzi a Gorizia

Le ragazze conquistano l'accesso alla categoria superiore, i colleghi maschi attendono di conoscere l'avversaria per la trasferta in Sardegna.
La festa è già scoppiata ieri sera tra le cestiste della Dinamo di Gorizia, dopo che la sirena ha finalmente suonato. La vittoria di ieri contro le ragazze della Futurosa di Trieste ha spalancato le porte della serie B per il club isontino, conquistando la finale playoff della serie C. Un successo arricchito dal fatto che la formazione è soltanto al suo secondo anno di attività, essendo nata nel 2022 come volano per l’intero movimento rosa del basket locale. Già nel 2023, peraltro, il sogno promozione era sfumato contro Muggia.
Mentre la pallacanestro femminile celebra questo primo, grande traguardo superato, ora sono i maschi a giocarsela. Se mercoledì la Dinamo si è laureata campione anch’essa di serie C, dopo due gare accese contro la seconda del campionato Cordenons, ora si dovrà volare in Sardegna. La formula di quest’anno, infatti, prevede che l’accesso alla B-Interregionale, ossia l’ex B2, sia condizionato da uno spareggio andata e ritorno tra le vincenti del Nordest e quella isolana. Chi sarà la contendente, però, ancora non è noto.
Per ora, infatti, Sennori e Torres hanno disputato solo gara 1, con la prima in vantaggio, e sabato arriverà la seconda gara. In ogni caso, i match day saranno l’8 e 15 giugno, con quest’ultima data da disputare in casa. Prevedibile l’assalto dei tifosi alla Stella Matutina per supportare la squadra, rimettendo al centro la necessità di spazi più ampi per la società. «In questo momento - commenta il presidente della Dinamo, Tiziano Palumbo - la città non è pronta per la categoria. Ha tanto entusiasmo, ma ci manca la struttura».
Da quattro anni, adulti e ragazzi tirano a canestro nella palestra di proprietà dell’Arcidiocesi, rimessa a nuovo dalla stessa associazione. «Abbiamo rifatto tutto ma la pianta e la capienza sono limitate. Siamo riusciti a giocare i playoff qui ma facendo i salti mortali con i maxischermi per far vedere la partita a tutti. È stato un peccato lasciare tanta gente fuori, ne abbiamo contate due persone su tre. L’altro anno avevamo mille persone all’Ugg e quest’anno abbiamo ridotto di un terzo la capienza. È l’unico punto di sviluppo che ci manca».
Se per disputare una B donne la capienza rimane accettabile, anche se comunque sottodimensionata ma comunque «è l’eccezione avere così tanto pubblico per una femminile», il discorso è più complesso per i maschi. «Se potessi - rimarca Palumbo - trasformerei la Stella in un Palasport». Un progetto che però appare abbastanza difficile da realizzare, contando che già gli interventi attuali sono costati 200mila euro a spese della stessa società, che ha comunque goduto di un contributo regionale che attende di finire di riscuotere.
«Il Palabigot potrebbe essere un’alternativa - osserva il presidente - ma nella nostra logica ha un senso per una squadra e una categoria di un certo tipo. Sono ben 3.500 spettatori di capienza. L’Ugg è sicuramente già più adatta, ci abbiamo giocato lì per 20, ma dipendiamo un po’ dagli altri. Appena siamo arrivati in serie C abbiamo iniziato a discutere del tema, sette anni dopo siamo qui. La necessità di trovare uno spazio è sempre più pressante. Nel 2023 abbiamo vinto il playoff ma il campionato non prevedeva la possibilità di salire, quest’anno la porta è aperta».
Foto Mauro Blazica Blazyphotosport
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