La diga di Salcano al centro del futuro del Soča Park, Nova Gorica studia soluzioni

Rimane al centro del dibattito il futuro dell'area, dove si trova il kayak club. Si lavora con l'azienda che gestisce la centrale.

Continua ad essere un tema di stretta attualità quella che vede protagonista l’area balneare dell’Isonzo a Solcano. Dopo la tragedia della scorsa estate, quando morì annegato un bambino di 10 anni a causa dell’improvviso alzamento del livello del fiume, il ministero dell’Ambiente sloveno ha proposto di rimuovere l’area tra quelle monitorate per la qualità dell’acqua. Un’iniziativa che, secondo molti cittadini e lo stesso sindaco di Nova Gorica, Klemen Miklavič, ciò porterebbe a una futura proibizione di fare il bagno nell’area. Per questo, pochi giorni fa il Consiglio comunale si è riunito per discutere della questione, sulla quale si dovrà esprimere il governo di Lubiana.

Lubiana deciderà il destino del lido di Salcano, a rischio la possibilità di fare il bagno

L’amministrazione ha quindi informato l’Aula delle sue attività dall'agosto 2020 ad oggi, con chiarimenti del ministero della Difesa, perizie e progetti di emendamento al decreto di modifica della normativa sulla gestione della qualità delle acque di balneazione. Presentata anche l'iniziativa civile “Noi amiamo l’Isonzo”. Secondo quando riportato dalla documentazione, il flusso del fiume sotto la centrale elettrica è uno dei motivi principali del pericolo per i bagnanti e che le fluttuazioni del livello dell'acqua sono molto diverse nel tempo e nella quantità. Proprio per garantire che il Soča Park rimanga attrattivo per locali e turisti, la misurazione va mantenuta, ha spiegato il sindaco.

È così arrivata la posizione dell’Aula che si oppone all'adozione del decreto di modifica, che eliminerebbe la zona di balneazione dalla lista, ritenendo che ciò non sia adeguato per gli utenti che comunque continueranno a frequentare l’area e rimarrà il problema di garantire la sicurezza contro l'annegamento. La gestione delle acque è responsabilità dello Stato, motivo per cui il Consiglio ha fatto appello al governo per l'adozione di misure e condizioni generali per garantire un uso sicuro. Appello anche verso l’azienda che gestisce la diga, la Soške elektrarne Nova Gorica doo, affinché siano chiariti i suoi obblighi per tutelare l’incolumità dei cittadini.

Da ora fino all'inizio della stagione balneare, si prevede l’adozione di alcune misure, in accordo con le raccomandazioni del ministero della Difesa che ha competenza in materia, al fine di ridurre il rischio di incidenti. Il Comune dovrà garantire l'attuazione delle iniziative proposte che sono di sua competenza. Nella seconda fase, ossia fino all'inizio della stagione balneare 2022, il sindaco collaborerà con i diversi partecipanti, sulla base dell'esperienza della stagione balneare 2021 e della valutazione delle misure, nella definizione di misure aggiuntive e di più lungo termine. Già lo scorso 5 maggio, Miklavič aveva incontrato l’azienda, la quale aveva presentato un suo piano.

Si tratta di uno studio, redatto dal Facoltà di sport dell’Università di Lubiana, con l’obiettivo di fornire possibili soluzioni per la protezione contro l’annegamento nell’area di Salcano. Radovan Jereb, direttore di Soške elektrarne Nova Gorica, aveva dichiarato in quell’occasione che “l'incontro di oggi è stato costruttivo. Abbiamo convenuto che le misure proposte sono un'ottima base per l'attuazione di misure a breve termine e, quindi, nella seconda fase anche per le misure a lungo termine che seguiranno. Lo studio stesso ha dimostrato che quest'area ha urgente bisogno di un manager che si occupi di tutto ciò che riguarda la sicurezza. Non abbiamo molto tempo e bisogna lavorare insieme”.

Nella foto: un momento del confronto tra la parti (Mestna občina Nova Gorica/Facebook)

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