la manifestazione
Sanità pubblica, in piazza per chiedere l'impegno del sindaco a Gorizia

La manifestazione annunciata mercoledì pomeriggio dal Coordinamento Salute Fvg con cittadini, associazioni e forze politiche. «Perso un terzo dei medici di base in quattro anni».
Scenderanno in piazza davanti al municipio, chiedendo che il sindaco di Gorizia si schieri al loro fianco sui temi della sanità pubblica. Mercoledì 13 marzo, alle 17, si terrà la manifestazione organizzata dal Coordinamento Salute Fvg, realtà che riunisce associazioni del territorio e la cui iniziativa ha raccolto l’adesione di diversi sodalizi e forze politiche. Tutti loro consegneranno una lettera al Comune. «Vogliamo dare un forte impulso per creare un’organizzazione regionale sulla sanità» ha spiegato questa mattina la presidente del gruppo, Daniela Careddu.
«I nostri obiettivi - ha illustrato, presentato in conferenza stampa l’appuntamento della prossima settimana - è trovare un dialogo con le istituzioni. Oggi non è più accettabile il livello di esternalizzazione dei servizi, siamo arrivati anche ai Pronti soccorso e Primo intervento gestiti da cooperative. Abbiamo chiesto un investimento sul personale perché molti infermieri scappano e si sono persi duemila tra medici e infermieri, passati al privato negli ultimi quattro anni». A questo si somma il pensionamento di molti medici di base.
«Nel corso dell'ultima assemblea pubblica locale - ha aggiunto Careddu - tenutasi il 16 febbraio nella Sala Incontro di San Rocco, è emerso che nel Distretto Alto Isontino, tra il 2019 e il 2024, il numero dei medici di medicina generale è sceso da 53 a 31, cosa he ha fatto sì che nella sola Gorizia i cittadini senza un medico di fiducia sono ormai più di tremila, un dato fluttuante ma destinato a crescere se si considerano i futuri pensionamenti». Bocciata anche la soluzione tampone degli Asap, dove i dottori sono a rotazione.
Il Coordinamento guarda anche ai tempi delle liste d’attesa: «Abbiamo indagato sui dati 2022 dell’Asugi e risulta che i tempi di risposta non sono mai rispettati al 100%. Le prestazioni ambulatoriali vengono erogate nei tempi previsti solo in circa il 75% dei casi, accettando la sede di erogazione con il tempo più breve, che può essere per molti difficile da raggiungere. Per interventi chirurgici e oncologici, si arriva però anche al 18% per operazioni alla prostata e 52% per quelle alla mammella». Sotto esame anche l’analisi Agenas.
«Chiediamo al sindaco di essere al nostro fianco nelle sedi competenti, per difendere la salute pubblica. Sarà una manifestazione aperta a tutti coloro che si riconoscono nel nostro progetto». Al momento si contando le adesioni dell’associazione GoriziAttiva, Tribunale dei diritti del malato, Unione italiana ciechi e ipovedenti, Agorè, Unitre Cormons, Cgil provinciale Pensionati e Funzione pubblica, Uil provinciale pensionati e i gruppi consiliari: Gorizia è tua, Pd, Martina sindaco, Noi Mi Noaltris Go insieme al Movimento 5 stelle.
A comporre il Comitato stesso sono: Associazione territoriale per la salute mentale di Gorizia (Atsam), Anpi, Forum Cultura e Arci GoNg. «Ci hanno abituato mano a mano ai cambiamenti - ha aggiunto Riccardo Stasi di GoriziAttiva - dopo aver assicurato che non sarebbero stati smantellati i servizi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la questione degli Asap, c’è mancanza di attrazione per la professione». Adelino Adami del coordinamento ha quindi ricordato che «la conferenza dei sindaci sul piano di Asugi ha visto 15 astenuti dalla votazione. C’è un malcontento generale».
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