Diego Moretti incalza su Promoturismo, «sede al Trieste Airport»

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Diego Moretti incalza su Promoturismo, «sede al Trieste Airport»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 06 Lug 2022
Copertina per Diego Moretti incalza su Promoturismo, «sede al Trieste Airport»

Il dem chiede lo spostamento della sede nella palazzina ex Consorzio, appello anche sulla stazione Fs.

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Turismo e trasporti pubblici sono da sempre due punti strettamente correlati tra loro. Sono anche due fattori strategici ai fini della garanzia di servizi di qualità e funzionali, rivolti a quanti visitano la nostra regione. Inoltre, se sono presenti problematicità da tempo, è utile fare dei ragionamenti per migliorare e potenziare l’offerta informativa e quella intermodale legata ai trasporti che possono essere offerti.

A tornare nuovamente sulle due questioni, è stato il consigliere regionale Diego Moretti del Pd che – come più volte in passato - si è rivolto alla giunta regionale chiedendo lo spostamento della sede di Promoturismo da Scodovacca a Ronchi dei Legionari nella palazzina ex Consorzio Aeroporto e la necessità di valorizzare la fermata dei treni Frecce ad alta velocità solo alla fermata del Trieste Airport.

“Già in passato ho sollecitato con specifiche interrogazioni gli assessori Pizzimenti e Bini sulla necessità che la giunta regionale si esprima su due temi che riguardano lo sviluppo del polo intermodale, sul quale la Regione ha investito ingenti risorse finanziarie. Si tratta dello spostamento della sede di Promoturismo da Villa Chiozza di Scodovacca e la necessità di razionalizzare le fermate dei treni veloci -le cosiddette Frecce- prevedendone un’unica per il territorio proprio a Trieste Airport” sostiene Moretti.

Il capogruppo quindi torna a fare leva sulla questione che venne definita già dallo stesso assessore Bini: “Inadeguata, servita male e poco baricentrica” per quanto riguarda la presenza sul territorio di Promoturismo. Puntando il dito poi sui pochi treni diretti verso le principali città italiane come Milano, Roma e Torino, il consigliere regionale dem guarda al potenziamento della centralità del polo intermodale e del vicino scalo aeroportuale.

“Non è infatti possibile – continua il dem - che i treni veloci che fanno della riduzione dei tempi di percorrenza la loro ragione di esistere, si fermino dopo la partenza da Trieste in tre fermate nel giro di una decina chilometri a Monfalcone, Trieste Airport e Cervignano”. E ancora in chiusura il consigliere: “Basterebbe la fermata di Trieste Airport, baricentrica sul territorio e dotata di ampio parcheggio i cui costi per gli utenti andrebbero ridotti".

"Di fronte alla proposizione di tali questioni in questi anni, dagli assessori sono arrivati solo silenzi, temporeggiamenti, annunci di verifiche: nessuna decisione, forse per non scontentare nessuno. Così, la giunta regionale sottovaluta temi che possono rappresentare una parte dello sviluppo futuro del polo intermodale. Spero che Bini e Pizzimenti, anziché prendere tempo, decidano al più presto in merito”.

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