i consigli
Dieci truffe in pochi giorni, tre persone derubate: l'allarme della Questura di Gorizia

Il metodo utilizzato dai malviventi segue un copione ormai noto e si sviluppa in due fasi distinte. I consigli della Questura per non cadere in trappola.
Negli ultimi giorni si sono registrati diversi tentativi di truffe telefoniche ai danni di persone anziane nella provincia di Gorizia e non solo, come dimostra l'ultimo caso segnalo da Isa ambiente. In particolare, sono arrivate circa dieci segnalazioni sia dalla destra che dalla sinistra del fiume Isonzo. Purtroppo, in tre casi, i truffatori sono riusciti a portare a termine il loro inganno, sottraendo denaro alle vittime. Il metodo utilizzato dai malviventi segue un copione ormai noto e si sviluppa in due fasi distinte. Nella prima fase, il truffatore chiama la vittima spacciandosi per un agente di polizia o un avvocato.
Durante la chiamata, comunica con un tono allarmante e con dettagli specifici che un familiare della vittima è rimasto coinvolto in un grave incidente o si trova in una situazione legale delicata. Per rendere il tutto più credibile, il truffatore fa leva su emozioni forti e promette che, dietro il pagamento di una somma di denaro, tutto si risolverà per il meglio. Se la vittima cade nel tranello e accetta di pagare, si passa alla seconda fase: un falso incaricato si presenta a casa della vittima con un comportamento rassicurante per ritirare il denaro.
In alcuni casi, i truffatori arricchiscono l'inganno con la complicità di un'altra persona, che, fingendosi al telefono lo sfortunato familiare coinvolto nell'incidente o nel problema legale, induce ulteriormente la vittima a fidarsi e a cadere nel tranello. Questo dettaglio aggiuntivo serve a rendere la situazione ancora più credibile agli occhi della vittima. Di fronte a questa ondata di truffe, la Questura di Gorizia ha emesso un avviso alla cittadinanza, in particolare rivolto agli anziani che vivono soli, per sensibilizzarli e fornire consigli su come evitare di cadere vittime di questi inganni.
Ecco alcuni suggerimenti che possono rivelarsi cruciali, a partire dal non prestare fede alle chiamate sospette. Chiudere immediatamente la chiamata e contattare un familiare o le forze dell’ordine per verificare la situazione. Spesso, una semplice verifica può sventare l'intento criminale. Non aprire la porta agli estranei e non consentire mai a persone sconosciute di entrare nella propria abitazione, indipendentemente da chi dichiarano di essere.
Diffidare di uniformi o tecnici non annunciati. Anche se una persona si presenta in uniforme o afferma di essere un tecnico inviato da un’azienda di servizi per delle manutenzioni, mantenere sempre un atteggiamento di diffidenza. Attenzione ai falsi ispettori: dubitare di chiunque si presenti come ispettore bancario, delle poste o dell’Inps che chiede di verificare documenti finanziari o contanti. Questi individui potrebbero cercare di ottenere l'accesso a dati personali o a somme di denaro con il pretesto di un controllo.
Per la custodia sicura di denaro e oggetti di valore, evitare di tenere in casa grosse somme di denaro o oggetti di grande valore. Se possibile, utilizzare una cassetta di sicurezza per custodire oggetti preziosi, da prelevare solo quando necessario. Nel malaugurato caso in cui una truffa venga portata a termine con successo, la Questura incoraggia le vittime a non lasciarsi sopraffare dal senso di frustrazione o vergogna. È fondamentale denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine, non solo per cercare giustizia personale ma anche per contribuire a prevenire ulteriori episodi di questo genere.
In questo modo, si aiuterà la polizia a identificare e catturare i responsabili di questi reati particolarmente odiosi. Le pattuglie della Polizia di Stato sono sempre presenti sul territorio e pronte a intervenire in caso di necessità. I cittadini sono invitati a contattare le forze dell’ordine al minimo sospetto, assicurando una risposta tempestiva e adeguata. La collaborazione tra cittadini e polizia, per la Questura, è fondamentale per contrastare questi tentativi di truffa e proteggere le persone più vulnerabili della comunità.
Foto Tibaldi
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