Battaglia senza fine sull'illuminazione a Gorizia, dieci ricorsi in tre anni

Battaglia senza fine sull'illuminazione a Gorizia, dieci ricorsi in tre anni

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Battaglia senza fine sull'illuminazione a Gorizia, dieci ricorsi in tre anni

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 25 Mag 2023
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La storia va avanti dall’estate 2020, dando vita a una sequenza ancora non finita di ricorsi e controricorsi sul project financing del Comune.

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Si coglie immediatamente, dal tono di voce, l’esasperazione dell’assessore Paolo Lazzeri, con delega agli Affari giuridici e legali a Gorizia. Chiamato al telefono in merito all’ennesimo ricorso di Edison Next, il decimo, in questo caso contro l’ultima sentenza del Tribunale amministrativo regionale del Friuli Venezia Giulia, è inevitabile immaginarlo allargare le mani: «È una vicenda complessa, che va avanti dall’estate del 2020 e di cui faremmo volentieri a meno». Oggetto del contenzioso, il progetto di riqualificazione dell’intero servizio di illuminazione pubblica e di realizzazione di interventi di smart city, avviato tre anni fa dal Comune.

Lo ha fatto attraverso la tecnica della finanza di progetto (project financing), nell’ambito di un Partenariato pubblico privato (Ppp). Ricapitolando la vicenda, alla fase della raccolta delle proposte parteciparono Enel Sole Srl, Hera Luce e Citelum Sa, in seguito assorbita da Edison Next Government Srl. Di queste, con la delibera numero 77 del 13 maggio 2021 la giunta comunale selezionò quella di Enel come la proposta di maggior interesse pubblico. «Fin qui tutto bene - spiega l’avvocato Stefano Piccoli, difensore del Comune - Se non per il fatto che l’allora Citelum – oggi Edison Next – cominciò a impugnare ogni atto della procedura, a cominciare dalla delibera 77 del 2021».

«Da allora sono almeno una decina i ricorsi che abbiamo dovuto fronteggiare, nonostante sia il Tar sia il Consiglio di Stato ci abbiano sempre dato ragione». Una lista destinata ad allungarsi. Spiega infatti l'avvocato che «il Comune, parallelamente, sta portando avanti la procedura di Ppp. Il 24 marzo scorso è stato quindi pubblicato un bando per la presentazione delle offerte con scadenza il 5 giugno». Questo tipo di procedura prevede però un diritto di prelazione per la vincitrice del project financing, in questo caso Enel, che potrà, quindi, decidere di gestire ugualmente il progetto selezionato nell’ultimo bando, anche se diverso dal proprio.

«È facile quindi prevedere – afferma rassegnato il legale – un’ulteriore sequenza di impugnazioni e ricorsi da parte di Edison e, eventualmente, di ulteriori soggetti partecipanti a bando», costringendo i legali del Comune a far spola tra piazza dell’Unità, dove ha sede il Tar, e Palazzo Spada a Roma, sede del Consiglio di Stato. Al di là delle vicende giudiziarie, gli interventi sull’illuminazione pubblica non serviranno solo a una riqualificazione generale degli impianti.

Consentiranno infatti di risolvere anche un problema legato all’attuale “promiscuità” tecnica e meccanica di tutti gli apparati presenti nel territorio comunale, che vedono far capo a un unico soggetto sia gli impianti di pubblica illuminazione e segnaletica luminosa, sia la distribuzione all’utenza cittadina della corrente elettronica. La separazione dei due servizi è il passaggio preliminare per poter porre a gara esclusivamente quello per l’illuminazione pubblica. Un’operazione che, al netto delle vicende giudiziarie, è già di per sé complessa e molto costosa.

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