Il caso
Il dem Moretti punta il dito sul centro amianto: «Ancora nessuna sostituzione per Vassallo»

I cittadini del Goriziano vengono inviati per esami a Trieste o a Udine, «questa non è una risposta di prossimità per i soggetti fragili».
Il Centro Regionale Unico Amianto, che ha sede a Monfalcone, dovrebbe da tempo assumere un ruolo di riferimento in più occasioni annunciato, ma che non si è ancora realizzato nella sua totalità. Rispondere alla solitudine di chi è interessato dalla malattia causata dal pericoloso minerale e alle esigenze o paure di chi è stato esposto all’amianto, in fabbrica o a casa, è un obiettivo da rafforzare attraverso una mirata sorveglianza sanitaria, un adeguato sostegno psicologico al malato e a chi vive con lui. Inoltre è necessaria un' attività assistenziale e sanitaria molto capillare sul territorio. Cosa richiede tutto questo? Come raggiungere questi obiettivi? È anche su questo che la politica è chiamata a ragionare, confrontarsi con i cittadini e prendere decisioni concrete, magari tenendo d’occhio anche le direttive europee in relazione alla questione amianto.
Nei giorni scorsi, in Regione, vi è stata l'approvazione di due importanti atti. Nella quarta commissione del consiglio regionale si è tenuta l'audizione della commissione regionale amianto - che prossimamente andrà al rinnovo - presieduta dal dottor Fabio Vassallo che da qualche mese è il direttore della pneumologia dell’ ospedale di Trento. Il secondo atto di elevata rilevanza ha riguardato l'approvazione del regolamento aziendale di Asugi.
A criticare l'andamento della situazione e gli ultimi due atti approvati, è stato nelle scorse ore il consigliere regionale del Pd Diego Moretti. "Devo dire amaramente che, ancora una volta, delle promesse di Fedriga, Riccardi e Cisint sull’amianto non vi è alcuna traccia. Il dottor Vassallo, che seguiva tutti gli esami degli ex esposti amianto a Monfalcone e Gorizia - dalle broncoscopie e pleuroscopie, alle biopsie pleuriche - non è stato sostituito, per cui i cittadini isontini vengono inviati, per uno qualsiasi di questi esami, a Trieste o a Udine" ha affermato il dem.
E ancora Moretti: "Mi chiedo se possa essere questa la risposta di prossimità nei confronti di soggetti così fragili come gli ex esposti amianto. Sul Crua - che a novembre 2022 ha superato in termini du numeri l’attività di tutto il 2021 - la situazione è simile: nonostante le promesse di assegnare al centro le funzioni su scala regionale, l’atto aziendale di Asugi non solo non prevede per il Crua nulla di tutto questo, ma esso viene inserito all’interno di un non meglio precisato dipartimento aziendale che include la medicina legale, la medicina del lavoro e quella universitaria". Il dem Moretti resta quindi critico rispetto alle promesse fatte dal centrodestra in merito al tema amianto del quale gli ex esposti ne stanno ancora subendo le conseguenze.
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