Regionali, il dem Furlan guarda alla ricerca tech: «Futuro per Gorizia»

Regionali, il dem Furlan guarda alla ricerca tech: «Futuro per Gorizia»

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Regionali, il dem Furlan guarda alla ricerca tech: «Futuro per Gorizia»

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 27 Mar 2023
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Il candidato Pd punta il dito verso la ricerca, «tema assente dalla campagna elettorale». Sguardo al modello Trento.

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È sulla ricerca scientifica che lil Friuli Venezia Giulia deve puntare, in particolare sul confine di Gorizia. N’è sicuro il candidato Pd alle elezioni regionali Davide Furlan, intervenuto questa mattina sul tema insieme a Fabrizio Fede, direttore dell’Osservatorio astronomico di Trieste. Il dem ha subito rimarcato un dato: “L’Italia è in ritardo su questo fronte, come dimostra il basso numero di brevetti depositati”. Da qui, ha rivolto lo sguardo alla realtà virtuosa della Fondazione Bruno Kessler di Trento.

L’ente, fondato dall’omonimo parlamentare della Democrazia cristiana negli anni Ottanta, è infatti ai primi posti in Europa per mole di lavoro, ospitando 400 ricercatori su 3.500 metri quadri di laboratori. “Se non interveniamo - ha evidenziato l’ex sindaco di Romans - è inutile piangere quando i nostri cervelli formati se ne vanno all’estero”. Come esperto del settore, e avendo lavorato direttamente con la Fondazione, Fiore ha rilevato le potenzialità in questo senso dell’estremo Nordest, già in parte espresse a Trieste.

“Quella realtà - così il vertice dell’Osservatorio - produce prodotti informatici legati all’investimento dell’epoca”. Quando si decise di sviluppare in Trentino un modello simile, l’economia era ben diversa e legata principalmente alla produzione di mele, all'opposto del Fvg di oggi che rappresenta la seconda area per concentrazione di ricercatori in Italia, dopo i Castelli romani. “Con un piccolo investimento, la regione può diventare esempio a livello europeo. La legislazione comunitaria favorisce gli investimento con Austria e Slovenia”.

In particolare, il professore ha sottolineato il grande sviluppo tech degli ultimi anni nella piccola repubblica a est. Nella stessa Nova Gorica si discute da tempo sulla realizzazione di un Centro di ricerca sulle tecnologie verdi. “Ridare una vocazione - è intervenuto il capogruppo in consiglio comunale, Marco Rossi - è il tema centrale per l’Isontino. Dobbiamo portare qui la ricerca avanzata di Trieste. Negli ultimi cinque anni c’è stata la più grande capacità di spesa, ma nessun investimento strutturale per i giovani laureati”.

Il segretario locale, Franco Perazza, ha quindi ricordato di aver avviato dei contatti tra i vertici di Area science park per portare una sua costola in Parco Basaglia: “Dopo aver incontro il sindaco, però, è finito tutto. Dopo qualche mese, hanno investito in Puglia”. In questo senso, c’è anche il tema del Distretto aerospaziale, che potrebbe trovare collocazione nell’aeroporto Duca d’Aosta: “È stato coinvolto anche un dirigente del distretto della Puglia, l’unico che funziona veramente in Italia, ma non c'è volontà politica per trasformare le idee in forme concrete”.

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