la presentazione
La decima etichetta del Vino della Solidarietà, il sorriso di Celiberti a Cormons

Oggi la cerimonia di presentazione della decima etichetta del Vino della Solidarietà, disegnata dal grande artista che non ha nascosto la sua felicità.
La felicità, pura e commovente, di Giorgio Celiberti; il giusto orgoglio di Massimiliano Fedriga per le eccellenze regionali; la delicata emozione di Maria Chiara Coco; la soddisfazione del presidente della Cantina Produttori Filippo Bregant; l’entusiasmo, espresso nel suo incontenibile eloquio, da Mario Brancati. Sono questi i momenti più significativi della cerimonia di presentazione della decima etichetta del Vino della Solidarietà tenutasi nel primo pomeriggio di oggi nella sala assemblee della Cantina Produttori di Cormòns.
«Oggi andiamo a raccontare un incontro di culture: la cultura dell’arte, la cultura dell’enogastronomia e la cultura della solidarietà e dell’inclusione» ha affermato il presidente della Regione Fedriga che ha aggiunto: «Qui si sta facendo la cultura che caratterizza il nostro territorio: stiamo celebrando delle eccellenze attraverso le quali la regione sintetizza le proprie capacità dimostrando cosa significhi comprendersi nella diversità, perché inclusività non deve essere annullare le differenze ma valorizzarle. Possiamo essere orgogliosi della terra che rappresentiamo perchè siamo la regione con il più alto numero di volontari».
«Come amministrazione - ha rimarcato - non possiamo che ringraziare per questa sussidiarietà che dobbiamo assolutamente portare avanti per non perdere la cultura della solidarietà che fa parte della nostra terra». Ma il presidente della Regione non ha mancato di confessare di aver voluto essere presente a questo evento anche per la stima che nutre verso Giorgio Celiberti, entrato in sala a cerimonia già iniziata scusandosi più volte per il ritardo e diffondendo simpatia grazie ai numerosi «Evviva!» che ha regalato ai presenti, fra cui i sindaci e i rappresentanti di molti comuni dell’Isontino e l’assessore regionale al patrimonio Sebastiano Callari.
E ancora: i consiglieri regionali Diego Moretti e Diego Bernardis, il presidente della Fondazione Carigo Alberto Bergamin, il presidente del Coni Fvg Giorgio Brandolin, il vicario dell’arcivescovo Armando Zorzin e numerosi degli artisti che hanno realizzato le precedenti etichette del Vino della Solidarietà. «Il presidente Brancati ha smosso gli oceani per questa decima edizione», ha dichiarato il presidente della Cantina Produttori Bregant, che ha sottolineato l’importanza ma anche la naturale propensione alla solidarietà per una cooperativa come la cantina, nata nel 1968 e a oggi capace di riunire 120 associati per un totale di 470 ettari.
Un vanto per Cormons, come ha detto il sindaco Roberto Felcaro, soprattutto per la solidità economica che la contraddistingue ma anche per il messaggio di attenzione alla comunità che esprime attraverso l’appoggio all’Anffas, al cui Centro Diurno viene devoluto il ricavato dalla vendita delle bottiglie. Circa 1.300 quelle vendute lo scorso anno, ha ricordato Mario Brancati che ha ringraziato la Cantina anche per la sorridente accoglienza sempre riservata ai ragazzi dell’Anffas che vengono attivamente coinvolti nella preparazione del vino, dalla vendemmia all’imbottigliamento.
A fare gli onori di casa e presentare i relatori l’enologo Stefano Cosma che ha brevemente ripercorso la storia della Cantina invitando Franco Dugo a intervenire in qualità di responsabile artistico delle etichette. «Mi sono chiesto molte volte il significato di questa collaborazione per un artista: personalmente penso sia un sentimento appagante perché permette di vedere il proprio lavoro sostenere un’organizzazione insostituibile, Anffas è un esempio di cosa significhi attuare nel concreto la solidarietà e la condivisione di cui, in questi tempi, c’è tanto bisogno» ha affermato Dugo.
Sulle etichette, a fianco alla riproduzione del dipinto dell’artista selezionato, una poesia: negli ultimi due anni ad accompagnare le opere sono i versi della giovane e talentuosa poetessa goriziana Maria Chiara Coco di cui è stato letto l’ultimo componimento suscitando la commozione dei presenti e soprattutto del maestro Celiberti, visibilmente dispiaciuto per l’assenza – per motivi di salute – dell’amico di sempre Sergio Alteri, autore della prima etichetta del Vino della Solidarietà. Come sottolineato dall’emozione collettiva, sono state le parole dell’artista la miglior chiosa del pomeriggio: «Auguro a tutti che siate felici, che siate sereni». Un brindisi fra tutti i presenti ha sottolineato il valore di questo auspicio.
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