I nomi
Davide Iannis confermato presidente del Ccm, Aloisio e Fabbi nel Cda

Assemblea dei comuni spaccata in due su altrettante liste, quadra comune sul nome del presidente. Procedono, intanto, i lavori per il nuovo archivio.
Un’assemblea disunita, spaccata in due, è quella che, ieri, sera, si è riunita in Villa Vicentini Miniussi a Ronchi dei Legionari per l’elezione del nuovo Consiglio di amministrazione del Consorzio Culturale del Monfalconese. Quadra comune sul nome del presidente che sarà ancora Davide Iannis, al quale è stato riconosciuto il lavoro di questi anni, specialmente durante l’ultimo mandato, “caratterizzato dal periodo Covid ma soprattutto dall’avvio dell’importante progetto per il nuovo centro archivio”, così unanimemente i rappresentanti dei comuni. “Il mio ringraziamento va all’assemblea che ci ha supportato in questi anni soprattutto con il progetto archivio. Abbiamo lavorato – così Iannis – e continuiamo a lavorare non solo per ristrutturare l’ente dal punto di vista del patrimonio ma anche delle strutture”. Iannis è, così, uscito per permettere la prosecuzione dell’assise.
Tornando all’elezione del Cda, tra i quattro curricula giunti, ovvero i nomi di Ermenegila Aloisio, Elisa Fabbi, Franca Marri e Alberto Soranzio, a spuntarla è stata la ‘lista’ proposta dai comuni di Monfalcone e Fogliano Redipuglia i quali, forti della maggioranza delle quote – 326 su 628 totali – hanno spinto per l’elezione di Elisa Fabbi e di Gilda Aloisio. Sul nome di Fabbi, proposto e fortemente voluto dal primo cittadino di Fogliano, Pisano, anche il fronte del centrosinistra si è trovato concorde. L’altra ‘lista’, infatti, prevedeva sia il nome di Fabbi che, però, della Marri.
Blocco da parte del centrodestra sui nomi, tanto da creare alcuni malumori tra alcuni amministratori. “Forse – ha stigmatizzato Enzo Lorenzon, presidente del Consorzio di Bonifica che, con una quota simbolica di 250 abitanti e due voti, ha voluto confermare la presidenza di Iannis astenendosi dal voto sui nomi del Cda – qui si scaricano tensioni derivanti da altre situazioni esterne”.
“Abbiamo cercato l’equilibrio nel scegliere i nomi – così il sindaco di San Canzian, Claudio Fratta, capocordata per il centrosinistra – perché è necessario che i comuni della Sinistra Isonzo siano compatti, in questo momento più che mai”. Appello che era stato lanciato proprio dal presidente dell’assemblea, Mauro Benvenuto, all’ultima assise: “Mi rammarico di non essere riuscito a riunire le idee di tutti in un’unica lista condivisa”, così Benvenuto che non ha potuto far altro che prendere atto di come la situazione “sia profondamente cambiata negli ultimi giorni”. “Il Consorzio – così l’assessore Carla De Faveri di Turriaco – ha già numerosi problemi per quanto riguarda il personale, per il Cda bisogna guardare alla professionalità, seppur sia chiaro ci siano dietro anche equilibri politici e la nostra scelta è andata in quella direzione”. Per il vicesindaco di Monfalcone, Luca Fasan, “la nostra scelta è andata nell’ottica della continuità e proponendo curriculum di qualità”.
Sul tema curriculum è intervenuto anche Michele Fappani, vicesindaco di San Pier d’Isonzo, che si è detto “amareggiato perché non si è trovata una quadra comune. Noi non abbiamo appositamente proposto nessuno per poter esprimere i migliori curricula del territorio ma così non è stato. Sarebbe stato ottimo poter ascoltare le esperienze di ciascuno di persona per poter valutare”, così ancora Fappani. “Peccato – sono state le parole di Flavio Pizzolato, vicesindaco di Staranzano – che su Isa Ambiente e Irisacqua i nomi comuni si siano trovati e qui sia stato impossibile”.
Infine, volendo dare un aggiornamento sulla prosecuzione dei lavori per il nuovo centro archivio, Enzo Lorenzon ha ribadito come il progetto per la demolizione del vecchio fabbricato sia già stato appaltato a una ditta di Tolmezzo che “già da agosto può procedere all’avvio delle varie fasi”, così Lorenzon.
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