Darus Salaam, Bergantini attacca: «Vanno rispettate le leggi»

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Darus Salaam, Bergantini attacca: «Vanno rispettate le leggi»

Di Redazione • Pubblicato il 12 Mag 2025
Copertina per Darus Salaam, Bergantini attacca: «Vanno rispettate le leggi»

Per il Presidente del Consiglio Comunale non è accettabile trasformare l’applicazione delle norme che l’ente tutela , come un pretesto per sferrare attacchi politici.

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Continuano le reazioni legate alla decisione da parte del comune di Monfalcone di acquisire l’immobile di via Duca d’Aosta che attualmente ospita il centro culturale islamico “Darus Salaam”. Si tratta di una decisione che l'amministrazione comunale ritiene in linea con le scelte fatte fino ad ora nel rispetto della legalità e della sicurezza pubblica.

Ad esporsi sta volta è Gabriele Bergantini: «È legittimo commentare le sentenze e non condividere le scelte politiche, ma non è accettabile trasformare l’applicazione chiara delle norme in questo caso quelle sancite dal Consiglio di Stato, in pretesti per attacchi politici all’Amministrazione e ai suoi tecnici, che operano nel rispetto del loro dovere istituzionale» queste le parole del neo presidente del consiglio comunale.

Il politico sottolinea il fatto di «come non si debba confondere l’interesse generale della città con quello particolare di chi ha già dimostrato di anteporre fini politici personali a quelli della comunità straniera che afferma di rappresentare».

La preoccupazione è una ed è « il tentativo di alimentare contestazione sociale contro il lavoro dell’Amministrazione comunale,- continua Bergantini- impegnata a garantire legalità e rispetto delle regole che tutelano i diritti e la libertà di tutti i cittadini».

«Nel caso specifico, l’abuso edilizio accertato , mascherato dal diritto di culto, che incide negativamente sulla vita dei residenti. L’ostinata irregolarità limita la libertà altrui, ed è su questo che dovrebbe concentrarsi il confronto pubblico, non sulla difesa di posizioni strumentali» spiega Bergantini.

«Il diritto di culto -ribadisce- non è ostacolato: è contestata solo la pretesa di esercitarlo in violazione delle regole. È proprio l’osservanza della legge che ne garantisce la piena attuazione».

«Accolgo con favore la disponibilità al dialogo mostrata da un’altra associazione, che ha scelto il confronto. Ma ogni dialogo serio deve fondarsi sul rispetto delle regole, dei valori e del contesto sociale in cui ciascuna comunità, inclusa quella straniera, è chiamata a integrarsi». conclude l’esponente della maggioranza. 

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