gli appuntamenti
Culture diverse in due nuovi festival a Gorizia tra danze e lingue

Due nuove iniziative dedicate alla conoscenza di altre culture, sabato sera al Teatro Verdi balli e musiche. La rassegna alla Kulturhaus Görz.
Le diverse tradizioni trovano sempre più spazio in rassegne a loro dedicate, con ben due appuntamenti in programma a Gorizia. Il primo atteso in agenda è quello del nuovo Festival delle culture, ideato dall’associazione Inter.Lab e atteso la sera di sabato 3 giugno. Al Teatro Verdi, si esibiranno gruppi di danza in costume con coreografie ispirate ai popoli di tutta Europa, spaziando dall’Armenia all’Albania fino alla Cina. Un evento che riunirà scuole di danza di Friuli Venezia Giulia e della Slovenia. Ingresso libero.
Consigliata la prenotazione. A presentare il programma questa mattina sono state Iana Dubrovina e Ilona Iuscenco, rispettivamente presidente e vice del sodalizio promotore. Nate entrambe sotto l’allora Unione sovietica - la prima con origini russo-ucraine ma cresciuta in Moldavia, la seconda russa - hanno raccolto l’imprinting della commistione di popoli che caratterizzava il gigante euro-asiatico. Da lì, è nata la volontà di raccontare le differenze culturali nel microcosmo dell’estremo Nordest, utilizzando il linguaggio comune del ballo.
A prendere parte all’evento saranno: i Danzerini di Lucinico (nella foto), i cori Sanje, Reunion e Mešani Pevski Zbor di Nova Gorica, la Comunità Greco Orientale, le associazioni Rodnik, Unità, Kalinka, quella albanese Arberia, armena, Scuola di danza Tersicore di Gorizia e Monfalcone e l’Asd Alfa Dance di Trieste. La Tersicore porterà sul palco una danza ispirata alla tradizione cinese, sulla coreografia ideata da Iuscenco. Gli armeni suoneranno invece l'antico strumento del canone. Dal 2013, il gruppo ha già creato nove spettacoli, realizzati tra il teatro e il Kulturni dom.
Dal canto suo, l’assessore alla cultura Fabrizio Oreti ha invitato gli organizzatori a ideare eventi anche fuori dalla sala, portando in giro il programma in città per le prossime edizioni. Sempre a tema culture, ma questa volta incentrato sulle lingue, sarà un secondo festival nato dalla Kulturhaus Görz, che si terrà sempre in riva all’Isonzo dal 9 al 10 giugno. In questo caso, l’epicentro sarà la sede dell’associazione in via Ascoli, con una doppia festa visto il decennale della stessa. Venerdì prossimo si inizierà alle 17.
Si parte con il progetto del Passaporto delle lingue, portato avanti dalla Kulturhaus e che vedrà per l’occasione un dialogo con gli insegnanti e gli alunni della scuola media Ascoli di Gorizia e della Osnovna Šola di Salcano. Spazio quindi a eventi in lingua tedesca con traduzione, visite guidate al Ghetto ebraico, degustazione di vini e cibi kosher per concludere la giornata con il concerto dell’Etnoploč Trio. L’indomani, il focus sarà su come gli stranieri cresciuti qui vedono questa terra, facendo anche il punto sulla politica linguistica locale.
In programma anche workshop in lingua per bambini e ragazzi, spaziando dallo sloveno al tedesco. Non mancherà un collegamento con il Festival linGOcultura di Nova Gorica, raccontando poi la storia della comunità giudaica tra la “Gerusalemme sull’Isonzo” e Lubiana, con il dialogo tra il ricercatore Janez Premk e Lorenzo Drašček. Alle 20, il panel per raccontare dieci anni di attività dell’associazione, mentre alle 21 ci sarà il gran finale con il concerto di Denise Dantas, accompagnata da Egon Boštjančič alla chitarra e Maurizio Cepparo al trombone.
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