Il racconto
Cronache di Contea | ‘Cammino oltre i confini’. Dodici chilometri di libertà…

Armati di prudenza, aiutati da strade di campo ricche di vegetazione adiacente, confortati da copiosa acqua da bere, e - non pochi - anche da un’età ideale, ce l’hanno fatta.
Quando il sole dardeggia e irraggia la terra come un “motopic”, camminare per la campagna, si può?
Pare di sì: armati di prudenza, aiutati da strade di campo ricche di vegetazione adiacente, confortati da copiosa acqua da bere, e - non pochi - anche da un’età ideale, ce l’hanno fatta, Alpini e simpatizzanti, durante il “Cammino oltre i confini”.
Organizzazione a cura del Gruppo Alpini ANA “Vittorio Beltramini”, di Visco (responsabile il Capogruppo Graziano Mian), insieme con i Gruppi di Palmanova, Jalmicco e San Vito al Torre, una cinquantina di intrepidi, in 12 chilometri, hanno varcato una selva di confini posti, tolti o mutati, attraverso i secoli.
Sulla storia, ha parlato chi scrive: paesi, confini, chiese, persone, aneddoti, camminando attraverso i secoli, in una manciata di minuti...
Un esempio di confini di ogni sorte? Jalmicco: nel Settecento, politicamente austriaca, confinava con Claujano veneta; ecclesiasticamente apparteneva alla pieve di Trivignano e una parte alla pieve di Palmada. Mutò ancora i confini nel periodo napoleonico. Dopo il Congresso di Vienna, ancora austriaca, apparteneva al Regno Lombardo Veneto e confinava con la austriaca Visco, però appartenente al Regno dell’Illirico.
Jalmicco diventa italiana nel 1866 e confina con le austriache Visco e San Vito.
Soste significative alla dogana austriaca di Visco (per cinque secoli sul confine): aneddoti, uno sulla signora che, il 20 agosto 1912, si presentò al confine: molto elegante, con la balia e due bambini, “adorna di brillanti”; fu tradita dall’ansia diventando il più bel colpo per il ricevitore doganale Strosser. Dal veicolo che la trasportava, saltarono fuori numerosi sacchetti di sostanza sospetta. Il secondo tempo dell’operazione bloccò la signora ad Aiello nell’albergo dove alloggiava. Nuova perquisizione della finanza; altri sacchetti ancora…in tutto dieci chili di cocaina!
Altre soste alla chiesetta di Santa Maria della Vittoria e della Pace a Jalmicco, costruita dov’era il confine fra Italia e Austria, e a Nogaredo al Torre, non lontano dalla dogana austriaca di Maria Teresa (Settecento) che sta andando in rovina…
Alla fine, approdati al tendone del Gruppo Alpini di Visco, per una pastasciutta generale, pareva fossero sudate anche le piume! Ma cuori contenti!
Nella foto, la sosta accanto alla chiesetta di Jalmicco

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