Acqua di vita. Torna a baciare la Terra

Acqua di vita. Torna a baciare la Terra

Il commento

Acqua di vita. Torna a baciare la Terra

Di Ferruccio Tassin • Pubblicato il 10 Mar 2021
Copertina per Acqua di vita. Torna a baciare la Terra

Ferruccio Tassin, poeticamente, racconta la pioggia e le sue conseguenze su ambiente e società.

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“La terra nera beve/ i fiumi bevono lei/ il mare beve i fiumi/ i fiumi bevono il mare…”.

Anacreonte, poeta greco, parlava così - intensamente - dell’acqua, anche se poi la cantava per esaltare il vino.

O un più recente Federico Garcia Lorca: “La pioggia ha un vago segreto di tenerezza/ una sonnolenza rassegnata e amabile,/ una musica umile si sveglia in lei/ e fa vibtare l’anima addormentata del paesaggio…”
Una fitta corte di gocce bacia la terra con delicatezza commovente, il grano trae conforto per saltar fuori e animare il suo ciclo; sembrava spento, in attesa trepida, invece si arrampica nella vita.

La nebbia sposa terra e cielo, in funzione sostitutiva dell’uomo, che non rende grazie a Dio per tutto questo, ma lo crede scontato ripetersi di millenni, millenni e millenni…

L’acqua del cielo, come pericolo, testimoniata da Santi e Santi che proteggono l’umanità: Sant’Andrea, San Vincenzo, San Giovanni Battista, Santa Maria Maddalena, San Nicolò di Bari, Sant’Andrea, San Zenone e San Giovanni Nepomuceno, “giovane” patrono da 250 anni.

Fitta fitta la pioggia, grigia e amica, timore di abbondanza, agognato desiderio.

Picchia sul cemento; rumoreggia chioccia sulla ghiaia; picchietta annunciatrice sulle finestre, suona note da percussione nelle “gorne”, grondaie; si incontra nel “foff”, morbido, dell’erba, che sembra capirla e baciarla; rigagnola dov’ è costretta in rivi obbligati, sempre cercando il suo perenne incontrarsi, in fossi, rogge, torrenti, canali e fiumi, fino in laghi e mari.

Sotterranea, benevola per tutti, dibattuta nei massimi sistemi, imbragata in sordidi affari che la allontanano dalla povera gente, per la quale è stata creata in naturale destinazione, scorre, e con il suo scorrere, parla a chi la sa ascoltare; capisce comportamenti e va avanti, apparentemente allegra, ma preoccupata per la fine che l’uomo può farle fare, col “profumo dei soldi”.

Pronuba di terra e cielo, intrisa di vita in uomini, animali e piante, e in un di più estetico che meraviglia in neve, cascate, fiumi, ghiacciai, nebbia, pioggia, mari, e galaverna, che, magica, dipinge le cose, in onesta trasparenza e spettacolo. 

In foto, il verzicare del grano, effetto della pioggia recente.

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