Crisi di nascite a Cormons, le proposte di Simoni: «Numeri non vanno ignorati»

Crisi di nascite a Cormons, le proposte di Simoni: «Numeri non vanno ignorati»

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Crisi di nascite a Cormons, le proposte di Simoni: «Numeri non vanno ignorati»

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 17 Feb 2024
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Il consigliere comunale Eros Simoni commenta i dati della cittadina e attacca: «Abbiamo un'economia che tratta i turisti meglio dei residenti».

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La denatalità è un problema che fa discutere e anche a Cormons rimane uno dei temi centrali non solo per quello che riguarda il presente, ma soprattutto per quelle che saranno le prospettive future sul tema. I dati – che sono stati analizzati approfonditamente anche dal nostro giornale – parlano chiaro e rivelano un trend, riferibile ad una macro-tendenza a livello nazionale, dove le famiglie, mediamente, fanno sempre meno figli.

Si tratta di un fenomeno di rilievo ed importante da analizzare, dovuto in parte, ma non solo, agli effetti strutturali indotti dalle significative modificazioni della popolazione femminile in età feconda, convenzionalmente fissata tra 15 e 49 anni. In questa fascia di popolazione le donne italiane sono sempre meno numerose: da un lato, le cosiddette baby-boomers (ovvero le donne nate tra la seconda metà degli anni Sessanta e la prima metà dei Settanta) sono quasi del tutto uscite dalla fase riproduttiva; dall’altro, le generazioni più giovani sono sempre meno consistenti.

Queste ultime, infatti, scontano l’effetto del cosiddetto baby-bust, ovvero la fase di forte calo della fecondità del ventennio 1976-1995 che ha portato al minimo storico di 1,19 figli per donna nel 1995. Sul punto anche Eros Gino Simoni, consigliere della lista di Nuova Cormons, ha voluto commentare i dati della sua cittadina: «La grave realtà che investe la nostra comunità deve essere posta all'attenzione di tutti: mi riferisco al decremento delle nascite. I dati parlano chiaro: nel 2019, solo 38 bambini sono nati nel nostro comune. Nel 2020, il numero è aumentato appena a 40, ma nel 2021 è precipitato a soli 34».

«Numeri, questi, che non possono essere ignorati, né giustificati: molte infatti le chiacchiere politiche, pochi, e non sufficienti, gli interventi effettivi fino ad ora adottati. Non si può più né ignorare né sottovalutare questo problema nel tentativo di nascondere il fatto che la nostra comunità si stia svuotando». Varie ed interessanti, invece, le proposte di Simoni in merito ad alcune policy che possono essere adottate per attenuare e limitare il fenomeno: «È necessario iniziare ad agire con determinazione».

«La mancanza di sostegno concreto per le famiglie che desiderano avere figli mina la collettività. I servizi per le famiglie sono inadeguati e i giovani genitori sono sempre più convinti di non poter garantire un futuro dignitoso ai loro figli. È vergognosa l'incapacità di garantire un ambiente accogliente e adeguato alle famiglie già presenti e a quelle che desidererebbero esserlo a Cormons. Infatti, Cormons per quanto possa essere attraente per i visitatori, non lo è nella stessa misura attraente per chi intenderebbe viverci».

«Abbiamo un'economia che tratta i turisti meglio dei residenti – continua Simoni - politiche che favoriscono gli interessi degli investitori a discapito delle famiglie locali e una qualità della vita che sta precipitando in picchiata anche a fronte dell’aumento dei prezzi delle case e all’aumento dei tassi di interesse sui mutui. Determinante, perciò, risulterebbe una scelta adeguata di politiche abitative, necessarie, queste, per l'incremento di nuovi nuclei familiari e per l'incremento della natalità, soprattutto nelle fasce della popolazione a reddito più basso. Pertanto, è tempo di agire con decisione per determinare un'inversione della tendenza al fine di garantire alla nostra collettività il fondamentale ricambio generazionale».

Foto: Ospedale Pediatrico Bambino Gesù/Flickr

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