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UniUd, crescono gli studenti nella sede di Gorizia: +24% nel 2023

Cresce anche la sede di Gemona, stabili i numeri su Pordenone. L'ateneo iniziava la propria storia 45 anni fa, oggi l'avvio dell'anno accademico.
A quarantacinque anni dall’ingresso dei primi studenti nelle aule dell'Università di Udine, il 2 novembre 1978, «l’attrattività dei corsi di studio dell’ateneo friulano – ha evidenziato il rettore Roberto Pinton – trova ancora riscontro nella crescita delle immatricolazioni, più 5% nell’anno accademico 2023-2024». Per Pinton «particolarmente interessante è l’incremento nelle sedi di Gemona del Friuli, più +26 per cento, e Gorizia, più 24%, mentre a Pordenone si consolidano i numeri dei corsi ad accesso programmato, a dimostrazione dell’efficacia dell’offerta formativa proposta esclusivamente in quelle sedi».
Numeri emersi durante l'inaugurazione dell'anno accademico 2023/24 dell'Università di Udine, questa mattina nel capoluogo friulano. Prima di iniziare la relazione il rettore ha proposto l’immagine di Palazzo Florio illuminato di rosso per ricordare Giulia Cecchettin e, ha ribadito, «la ferma condanna di ogni tipo di violenza e abuso contro le donne». Per questo, ha detto, «abbiamo altri simboli, come le panchine rosse disseminate nelle nostre sedi, ma anche azioni concrete, come il premio di laurea Silvia Gobbato».
La praticante avvocata, laureatasi all’Università di Udine, uccisa barbaramente dieci anni fa. Fra le altre attività concrete il rettore ha citato il corso sulle pari opportunità e quello sulla medicina di genere, il Bilancio di genere e il Gender equality plan. L’ateneo, ha affermato, «condanna ogni forma di violenza e ha aderito alla Rete delle università italiane per la pace… e si impegna per favorire il dialogo e lo sviluppo di una cultura del rispetto e della tolleranza. Dobbiamo e vogliamo fare di più assieme a tutti coloro che credono nel valore dei simboli e nella forza delle azioni».
L’ateneo, inoltre, ha partecipato a un bando del ministero dell’università e della ricerca per il cofinanziamento di progetti in ambito edilizio, presentando sei proposte per un valore complessivo di circa 39 milioni di euro. In particolare, grazie alla quota di finanziamenti già assegnati a giugno sono partiti i lavori per realizzare la nuova sede del Dipartimento di Area medica, che ospiterà i corsi di laurea in Medicina e chirurgia e delle Professioni sanitarie.
Il progetto – improntato a sostenibilità ambientale, efficienza energetica e anti-sismicità – prevede due corpi distinti: uno per la didattica e uno come sede dipartimentale e dei laboratori di ricerca, funzionali anche a un potenziamento dell’offerta formativa in ambito medico e sanitario. A breve inizierà, inoltre, la costruzione del nuovo complesso didattico con due aule da 150 posti ciascuna, più i posti riservati agli studenti disabili, a fianco della nuova sede del Dipartimento di Scienze giuridiche.
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